FIRENZE - "E' stata una splendida pagina di democrazia, una bellissima avventura. La prossima avventura è il governo, il governo del cambiamento". Dopo la vittoria al ballottaggio, Pier Luigi Bersani indica palazzo Chigi come prossimo obiettivo. "Ora ci si mette al lavoro per allestire il programma", dice il segretario arrivando questa mattina alla sede del Pd.

Nel pomeriggio è ancora più chiaro, spiegando che per governo del cambiamento "intendo un cambiamento di contenuti, di programmi, delle cose da fare e anche una nuova generazione in campo, nuove persone". E rende onore a Renzi, ''protagonista di questa bella avventura. Ci ha messo energia e freschezza. E' un risorsa, come lo siamo tutti, in questo grande squadrone".

E nella sua Enews, Matteo Renzi, scrive: ''Chi ha vinto ha l'onore e l'onere di rappresentare anche gli altri, senza alcun inciucio e impiccio. Chi ha perso deve dimostrare di saper vivere la dignita' e l'onore proprio quando la maggioranza sta da un'altra parte''.

''Abbiamo ottenuto il 35% al primo giro e il 40% al secondo. Fossi un politico vecchio stile, direi che si tratta di un grande risultato e brinderei al successo. Ma non è così'' scrive Renzi, che aggiunge: ''Riconosco lealmente la vittoria di Bersani e dico che io ho perso. Già. Perché noi non abbiamo fatto questo lungo viaggio per fondare una correntina dentro il Pd. Neanche se questa correntina ha il 40% dei consensi dell'intero centrosinistra. No! Noi volevamo governare l'Italia''.

A Firenze intanto, in mattinata, il candidato sconfitto alle primarie è tornato a fare il sindaco a tempo pieno. Il giorno dopo la sconfitta alle 9.30 si è presentato a Palazzo Vecchio: al suo primo giorno in ufficio, dopo tre mesi di tour elettorale, è arrivato vestito con abbigliamento casual, maglione blu e jeans. ''Torno al mio lavoro, torno a fare il sindaco a tempo pieno'' sono state le prime parole di Renzi.

La vittoria di Bersani ''era scontata da tempo'' ed era ''scontato straperdere al ballottaggio'': il sindaco ammette di essere ''dispiaciuto'' anche perché ''a metà ottobre i sondaggi erano fantastici ed io ci ho creduto''. Detto questo ''il risultato politico c'è comunque - ribadisce - sia che perdessi 55 a 45, 66 a 34 o 59 a 41''.

A chi gli chiede quando ha compreso che non ce l'avrebbe fatta a vincere le primarie, Renzi risponde: ''L'ultima settimana prima del primo turno''. Riguardo al suo futuro politico, il sindaco-rottamatore rimanda alle sue parole di domenica sera, quando ha commentato la sconfitta. E ha aggiunto: ''Sono in modalità off. La partita è chiusa, ho perso, finish''.

Sulla sua pagina Facebook ringrazia tutti: ''È stato un privilegio accompagnare la vostra speranza e fare questo tratto di strada insieme''.

Sul fronte dei numeri, secondo il dato definitivo dell'affluenza, i votanti sono stati 2.816.615, con un calo di circa 300mila rispetto al primo turno in cui i votanti furono oltre 3 milioni e 100mila. Mentre è ancora in corso lo scrutinio, Bersani vince con il 60,6% rispetto al 39,3% di Renzi, ma i dati non sono ancora definitivi. Le schede bianche/nulle sono 8930 (0.32%).

Chiuso invece il voto all'estero, dove hanno votato 12.204 italiani: vince Bersani con il 64,4%, superiore a quella in Italia, contro il 35,5% di Renzi.

(Adnkronos/Ign)