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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

La biblioteca di Ceneda fa il boom di presenze

Ben 43760 gli accessi registrati nel 2016

| Roberto Silvestrin |

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La biblioteca di Ceneda fa il boom di presenze

VITTORIO VENETO - La biblioteca di Ceneda ha fatto registrare, nel 2016, un vero e proprio boom di presenze. Nonostante un numero di aperture – 506, contando sia la mattina che il pomeriggio – inferiore rispetto ai nove anni precedenti, sono state ben 43.760 le presenze in sala registrate durante l’ultima annata.

 

In realtà, il numero “reale” degli accessi alle aule studio è anche maggiore, visto che non è possibile assicurare sempre la presenza di chi si occupa del censimento durante tutto l’orario di apertura. Con la cifra di cui si dispone, comunque, è stata calcolata la media giornaliera delle persone che hanno frequentato la biblioteca, con 165 studenti presenti ogni giorno.

 

Numeri alla mano, si conta quindi un aumento di circa 10mila presenze in più rispetto al passato, quando il numero degli studenti che frequentavano la biblioteca si attestava sulle 30mila unità totali. “I risultati sarebbero ancora più importanti se la biblioteca non fosse chiusa l’intero martedì, avesse l’orario continuato, fosse agibile ai portatori di handicap e se la sala giornali non fosse così disagevole, causa rampe di scale e mancanza di ascensore, per gli anziani” commenta Michele Bastanzetti di Sac (SocietàAmbienteCultura), segretario del consiglio di quartiere di Ceneda.

 

Viste le statistiche, l’attuale sede non va forse stretta agli studenti? “Da tempo sarebbe indispensabile trovare una sede più grande e funzionale, e a tal fine come consigliere di quartiere da anni propongo che tale sede venga realizzata a villa Papadopoli. Qui gli spazi sono tanti e tali che non solo avremmo una biblioteca fantastica con un parco retrostante e persino una piattaforma per proiezioni esterne, ma ci sarebbe posto anche per gli archivi e per la Università degli anziani. Senza scordare lo spazio espositivo e l’auditorium alla rotonda” continua Bastanzetti.

 

Il segretario indica anche una possibile “via” da percorrere per ottenere i finanziamenti necessari al progetto: “Propongo intanto la alienazione di palazzo Todesco, che come sede espositiva sta tradendo le aspettative e che magari, vista la splendida collocazione, potrebbe interessare a qualche privato”.

 


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