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19 aprile 2024

Castelfranco

Boldrini e Renzi ricordano Tina Anselmi, una madre della Repubblica

Minuto di silenzio nell'Aula di Montecitorio

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Boldrini e Renzi ricordano Tina Anselmi, una madre della Repubblica

CASTELFRANCO -  L'Aula della Camera ha ricordato, con un minuto di silenzio, Tina Anselmi, prima donna ministro della Repubblica italiana, scomparsa il 31 ottobre.   
Nel rendere omaggio alla staffetta partigiana 'Gabriella', Laura Boldrini ha sottolineato come "tutta la sua storia ha lasciato una traccia indelebile" ricordando anche la biografia politica dell'esponente Dc.

Da tutto quello che ha fatto emerge come Tina Anselmi "sia stata una madre della nostra Repubblica, alla quale tutte le donne e gli uomini italiani devono gratitudine".


Dallo scorso luglio a Palazzo Montecitorio - ha ricordato la Boldrini - "c'è una Sala delle donne nella quale ci sono due foto di Tina Anselmi, una mentre siede al suo banco di deputata e discute con altri colleghi, l'altra mentre giura di fronte al Presidente della Repubblica Giovanni Leone, il 30 Luglio del 1976, come prima donna Ministra, dopo trent'anni di Repubblica, 36 Governi e 836 ministri, tutti uomini. A nome dell'Assemblea e a nome mio personale, esprimo ai familiari di Tina Anselmi – che sono oggi qui presenti - i sentimenti della vicinanza mia e di tutta la Camera dei deputati".

La presidente della Camera ha quindi rivolto un saluto ai familiari, presenti in tribuna.

 

"Sono molto onorato di portare a nome del governo della Repubblica il senso di gratitudine più forte e il commosso rispetto per Tina Anselmi che ci ha insegnato a perseguire la democrazia non solo come fatto elettorale ma come ricerca della giustizia e di rispetto sostanziale nella vita delle donne e degli uomini". Ha detto il premier Matteo Renzi prendendo la parola in Aula alla Camera.  

Renzi ha ricordato Anselmi come "partigiana che ha contribuito con tante altre donne a liberare il Paese dalla dittatura e dal nazifascismo". E si è soffermato poi sul suo impegno come prima donna ministro della storia repubblicana: "Da ministro del lavoro ha promosso la parità salariale tra uomini e donne e con la stessa determinazione ha poi lavorato alla legge che promuove l'istituzione del servizio sanitario nazionale".

Infine, la commissione d'inchiesta sulla P2, "un lavoro per alcuni versi massacrante e forse il periodo più difficile ma anche quello che la porta dritta nel cuore di tanti italiani".

 


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