Bomba carta a Vittorio Veneto: "Hanno scelto un posto strategico"
La ricostruzione di un ex artificiere: "Luogo scelto con cura per aumentare l'onda d'urto"
VITTORIO VENETO - Un posto strategico, scelto con cura per far esplodere l’ordigno. E’ una delle possibili ricostruzioni, dopo l’esplosione della bomba carta al liceo “Flaminio” di Vittorio Veneto: a darla è un residente, con un passato da artificiere addetto agli esplosivi durante il periodo della naja.
“La bomba è stata fatta esplodere in mezzo a due edifici, per amplificare al massimo l’onda d’urto e aver il maggior numero di danni possibili” spiega. L’ordigno, posizionato nel passo carrabile adiacente all’istituto, è esploso intorno all’1.30 di sabato notte, distruggendo una ventina di finestre all’istituto “Cosmo” e circa 5 al liceo classico.
Ora i carabinieri sono al lavoro per stabilire le responsabilità del gesto, che non è stato rivendicato. Fortunatamente non si sono registrati feriti: rimane da capire se ci sia qualche collegamento possibile con l’adunata degli Alpini che si terrà dal 15 al 17 giugno.
“Era impossibile causare danni a persone, per il posto in cui è stata piazzata – dichiara l’uomo – Inoltre è stato scelto un luogo centrale, buio e assolutamente nascosto, con facili vie di fuga”.
Continuano intanto le indagini, per capire chi ci sia dietro questo gesto.