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18 aprile 2024

Treviso

Boom di voucher nella Marca: nel 2016 venduti 3,5 milioni di buoni lavoro

Oltre 36mila lavoratori coinvolti, Cgil:"Uso indiscriminato per utilizzare manodopera a basso costo"

| Isabella Loschi |

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Boom di voucher nella Marca: nel 2016 venduti 3,5 milioni di buoni lavoro

TREVISO - Nella Marca cresce il fenomeno voucher. Nel 2016, secondo uno studio della Cgil di Treviso sviluppato da Nidil-Cgil, nella sola provincia di Treviso sono stati venduti circa 3,5 milioni di voucher, ben il 55,7% in più rispetto a due anni fa. I lavoratori pagati con i buoni lavoro nei primi 8 mesi del 2016 sono oltre 36mila, nel 2014 erano 27mila. In Veneto si contano oltre 12milioni di voucher venduti da gennaio ad agosto di quest’anno.

Un’esplosione del fenomeno che la Cgil definisce “preoccupante”: “L’uso dei voucher è diventato ormai indiscriminato- commenta Luigino Tasianto, segretario provinciale del Nidil, l’organizzazione delle nuove identità di lavoro - Se inizialmente erano nati per regolarizzare il “lavoro accessorio” come la vendemmia, i lavori domestici ed il servizio di baby-sitting, oggi sono usati in qualsiasi settore, dal turismo al commercio, per avere mano d’opera a basso costo. Una forma di concorrenza sleale anche verso quelle imprese che utilizzano contratti di lavoro regolari”.

Lo scorso anni i settori che hanno impiegato il maggior numero di “buoni lavoro” sono stati quello del turismo (365), i servizi alla persona (10%). Oltre all’utilizzo indiscriminato, il sindacato sottolinea poi i problemi dal punto di vista delle tute del lavoratore pagato a voucher: “I lavorati guadagnano 7,5 euro all’ora ma non godono di malattia, ferie, maternità, tfr - sottolinea Tasinato -. Abbiamo calcolato che un lavoratore pagato a voucher per raggiungere la pensione minima dovrebbe lavorare almeno 80 anni”.

Per cercare di tutelare anche questa categoria di lavoratori, pericolosamente in espansione, la Cgil promuove un progetto sperimentale per intercettare i lavoratori pagati a voucher: “Vogliamo dare loro una migliore risposta in termini assistenziali. Innanzitutto è fondamentale informare questa platea di lavoratori sui loro diritti e tutele - sottolinea Giacomo Vendrame segretario provinciale della Cgil - Molti lavoratori non conoscono i loro diritti sui voucher. Vogliamo conoscere le loro esigenze e cercare di tracciare un quadro preciso di questa parte di lavoratori”. Per fare questo il sindacato ha previsto uno sportello dedicato attraverso il quale dare informazioni, campagne informative attraverso i canali sociale e assemblee pubbliche.

 


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