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23 aprile 2024

Italia

Borghezio si autosospende

"Chiedo scusa al ministro Kyenge"

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Borghezio si autosospende

BRUXELLES - L'europarlamentare leghista Mario Borghezio si è autosospeso dal gruppo Efd (Europa della libertà e della democrazia - euroscettici) al Parlamento europeo. In una lettera inviata al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e letta in aula a Strasburgo, Borghezio si è detto "dispiaciuto se, a causa del modo in cui è stato espresso, il mio attacco, che voleva essere esclusivamente politico e rivolto ad una certa politica dell'immigrazione che disapprovo ed in particolare alla giustificazione della poligamia che mi risultava essere stata fatta dal ministro, ha recato disdoro alla dignità di questo Parlamento ed allo stesso gruppo Europa della libertà e della democrazia". L'europarlamentare leghista ha poi assicurato di "attendere con animo serenissimo" le decisioni che prenderà Schulz in merito ad eventuali provvedimenti disciplinari, "sono tranquillo".

L'autosospensione e la lettera arrivano dopo le polemiche a seguito delle sue frasi offensive nei confronti del neoministro italiano per l'Integrazione Cecile Kyenge. Il leghista nei giorni scorsi aveva parlato di "un governo del bonga bonga, dove vogliono cambiare la legge sulla cittadinanza con lo ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo. Lei è italiana? Il Paese è quello che è, le leggi sono fatte alla cazzo...".

Da Borghezio arrivano ora le scuse per la Kyenge: "Il mio è stato un attacco politico, non conteneva insulti alla persona - ha detto all'Adnkronos - Ma se il ministro si è sentita offesa in quanto donna e persona di colore non ho difficoltà a chiederle scusa ed a farlo anche personalmente se dovesse venire qui".

In mattinata lo stesso parlamento europeo aveva espresso solidarietà al ministro italiano contro "i commenti sessisti e razzisti" di Mario Borghezio. Una "forte condanna" contro le dichiarazioni "inaccettabili" di Borghezio, che sono "una vergogna per la nostra aula", è stata ribadita anche dal presidente dell'Europarlamento Martin Schulz.

Ieri su iniziativa del gruppo dei socialisti e democratici (S&D), i cinque principali gruppi politici rappresentati all'Europarlamento si sono incontrati a Strasburgo criticando le parole di Borghezio, dopo aver ricevuto una petizione con 130mila firme lanciata da Stefano Corradino, di articolo 21, nella quale si chiedevano le dimissioni dell'europarlamentare della Lega.

(Adnkronos/Ign)

 



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