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25 aprile 2024

Mogliano

BOTTACIN: LASCIO IL PD, VADO VERSO NORD

"Altri mi seguiranno"

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BOTTACIN: LASCIO IL PD, VADO VERSO NORD

MOGLIANO VENETO - Il consigliere regionale del Pd Diego Bottacin ha annunciato oggi, dopo un incontro con il segretario veneto, Rosanna Filippin, la decisione di abbandonare il partito per aderire alla nuova formazione "Verso Nord".

"Il Pd ormai è una replica dei Ds - ha detto - con dentro qualche cristiano sociale che fa da soprammobile". Bottacin ha detto anche che nel corso della prossima seduta del consiglio regionale, il 19 ottobre, comunicherà ufficialmente il suo passaggio al gruppo misto, operazione che, ha aggiunto "potrebbe essere provvisoria". In merito alla possibilità che altri componenti dell'assemblea possano seguirlo nei ranghi di "Verso Nord", Bottacin ha dichiarato di "essere certo che le riflessioni fatte e le valutazioni politiche espresse siano condivise da molti altri appartenenti del Pd, compresi alcuni consiglieri regionali".

"Ormai per me non c'erano più le condizioni per rimanere dentro al PD - ha spiegato in una nota Bottacin -. Da diverso tempo, per scelta, non partecipo alla vita e alle cordate interne del partito anche se, ovviamente, non ho mai rinunciato a dire come la penso.

Quello che sostengo da tempo si sta inesorabilmente avverando: un Pd sempre più a sinistra ed in difficoltà, orientato a contendere la leadership dell'opposizione a Di Pietro e Vendola". "Di fatto - ha aggiunto - sono ormai gli estremismi, Di Pietro a sinistra e la Lega a destra a comandare i due poli.

L'idea alla base degli ultimi 15 anni di due grandi partiti moderni plurali che si contendevano con proposte politiche concrete il voto moderato, è completamente fallita. L'elettore moderato, riformatore, sta a casa, non vota.

A Treviso negli ultimi anni, un terzo di elettori non si è recato alle urne e la metà di questi e del partito democratico. A determinare il successo della coalizione vincente sono, appunto, gli estremismi. Un sistema politico di questo tipo rende impossibili le riforme necessarie, blocca la modernizzazione del paese e va perciò cambiato.

Non c'é dubbio che l'occasione può derivare dal dopo Berlusconi, una nuova stagione politica che per molti versi già cominciata. Il Pd ha scelto di affrontare questa stagione rinunciando al progetto innovativo e coraggioso proposto da Veltroni due anni fa, scegliendo invece di tenere insieme la sinistra, delegando ad altri, al centro, la costituzione di un polo moderato, alternativo alla destra forte, orientato alle riforme e capace di scelte innovative".

"Il mio ruolo - ha concluso - sarà quindi quello di dare peso a questa forza moderata e riformatrice con cui il Pd vuole allearsi per vincere le elezioni".

 

 


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