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24 aprile 2024

Nord-Est

Broker finanziario accoltella due collaboratrici e si suicida

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Broker finanziario accoltella due collaboratrici e si suicida

VERONA - Questioni di lavoro, forse pensieri ossessivi sulle cause e la sorte della società in difficoltà, sono all'origine della tragedia che si è consumata nel veronese, dove un promotore finanziario si è ucciso dopo aver ferito alcune ore prima la segretaria e una ex collaboratrice che da qualche mese si era messa in proprio.

 

Le due donne, di 44 e 42 anni, sono ricoverate in prognosi riservata negli ospedali di San Bonifacio e Verona, ma non sarebbero in pericolo di vita. Il dramma ha il suo epilogo nel tardo pomeriggio quando in un casolare, vicino a Castagnaro, viene trovato il corpo senza vita del promotore. E' appeso a una trave. Accanto, non ci sono biglietti o altri elementi che possano aiutare i carabinieri a districare una vicenda che ancora non ha perché certi. Erano ore che i militari dell'Arma stavano cercando l'uomo, 52 anni, veronese. Da quando era scattato l'allarme dopo il ritrovamento in strada, alla periferia di Arcole, di una donna ferita gravemente da alcuni colpi di coltello. A soccorrerla, un medico di base che stava passando di là. All'interno di una casa, poco lontano, la scoperta di un'altra donna ferita.

 

I carabinieri di San Bonifacio ci hanno messo poco a collegare i due episodi, a capire che a unire le due donne c'è un professionista finanziario attivo nel settore delle granaglie. Quella in casa è la sua segretaria, l'altra una ex collaboratrice. Il caso, però, è reso difficile dall'assenza di testimoni. Le indagini portano comunque a ipotizzare come scenario possibile una lite tra i tre. E' l'unico quadro che resta a fine giornata per spiegare un duplice ferimento e una fuga conclusasi con un suicidio. Nelle prime fasi degli accertamenti, viene trovata l'auto del presunto feritore. Ma per muoversi, per scappare dalla casa, avrebbe usato un altro mezzo, quello di una delle due donne.

 

Gli investigatori - secondo quanto si è appreso in serata - hanno scartato fin dalle prime fasi d'indagine possibili moventi di carattere passionale, come priva di riscontri è risultata la possibilità che le due donne avessero da recriminare al datore di lavoro mancati pagamenti di stipendi o compensi di natura professionale. Il possibile movente così probabilmente - è il pensiero degli investigatori - va ricercato in accuse, anche verso le due collaboratrici, maturate nella mente dell'uomo riguardo al fatto che la società non era in buone acque. Eppure, non risulta che il broker avesse debiti con alcuno. Solo quando sarà possibile sentire le due ferite, fanno sapere i carabinieri, si potrà dare risposta alle tante domande ancora aperte. Lo stesso coltello usato per colpirle non è ancora stato rinvenuto.

 


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