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25 aprile 2024

Cronaca

Brucia deposito rifiuti speciali, rischio diossina a Mortara

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Brucia deposito rifiuti speciali, rischio diossina a Mortara

Una nube nera ha avvolto il comune di Mortara in provincia di Pavia. Il fumo è stato creato dall'incendio al deposito di rifiuti speciali e recupero metalli Eredi Bertè di Mortara, avvenuto circa alle 6.30 di mattina.

Secondo le prime testimonianze dei vigili del fuoco, stanno bruciando rifiuti speciali, residui di alluminio e copertoni. Sul posto sono intervenute 12 squadre dei vigili del fuoco da tutta la provincia di Pavia, ma anche da Milano e da Vercelli. Ancora da chiarire la causa dell'incendio.

"Sta bruciando di tutto, probabilmente anche gomma e plastica. C'è il rischio che si sviluppi diossina" ha detto questa mattina il prefetto di Pavia Attilio Visconti.

Il sindaco Marco Facchinotti ha emesso un'ordinanza per dire ai cittadini di stare al chiuso e chiudere porte e finestre ed ha sospeso con decorrenza immediata le attività didattiche ed educative nelle scuole di ogni ordine e grado, compreso l'asilo nido comunale, per oggi e domani.

"La situazione è sotto controllo" ha detto il sindaco raggiunto al telefono. L'incendio "è circoscritto" e i vigili del fuoco "stanno effettuando ora lo sbancamento, rimuovendo la parte più ingombrante del materiale da demolire e arrivando al cuore dell'incendio", ha spiegato all'Adnkronos.

"Sicuramente - ha aggiunto - lavoreranno anche domani". Facchinotti, sul posto dalle 6 del mattino, prima di esprimersi sulle sostanze potenzialmente pericolose finite nell'aria, tra cui la diossina, aspetta le analisi dell'Arpa. "Questa mattina sono andati a posizionare le centraline per raccogliere il particolato, ma i risultati ci saranno solo tra qualche giorno". Nella combustione, "sappiamo che sono bruciati dei materiali in plastica e gomma, ma bisogna capire la quantità e qualità". Nell'incendio, è finito di tutto, dal legno alla carta. Per questo, solo a fini della prevenzione, "noi e i comuni limitrofi abbiamo vietato di aprire finestre e porte, sconsigliando così di respirare l'aria dei punti più vicini alla nube, oltre a fermare la raccolta di prodotti agricoli".

"Non sussistono al momento situazioni di pericolo e di rischio per la popolazione". Così, in una nota, l'assessore alle Politiche ambientali del Comune di Novara, Emilio Iodice. "Subito appresa la notizia - ha spiegato l’assessore Iodice - sono stati presi contatti con i referenti locali dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente, che aveva già provveduto alla verifica dei dati delle centraline della rete provinciale per il rilevamento degli agenti atmosferici inquinanti, oltre all’invio sul territorio del novarese, confinante con la provincia pavese, del proprio personale tecnico".

"Finora - ha concluso l'assessore - non sono state verificate situazioni anomale, ma il costante monitoraggio da parte degli operatori prosegue per poter scongiurare in ogni momento l’eventuale pericolo".

 



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