Pieve di Soligo. Una semplice goliardata, secondo alcuni. Un segnale preoccupante, secondo altri, soprattuto se messo in relazione con l'inquietante raid anti-immigrati che sabato ha colpito la comunità bengalese del quartiere romano Pigneto e con i diversi episodi di intolleranza verificatisi in tutto il Veneto e in tutta Italia. Fatto sta che la Romania non intende far passare sotto silenzio il caso del volantino anti- rumeni affisso all'esterno del mobilifico "Nardi Interni" di Pieve di Soligo.

L’ambasciata rumena a Roma ha, infatti, chiesto ufficialmente al prefetto di Treviso e ai ministri italiani degli Esteri e degli Interni cosa intendono fare per «individuare e punire» coloro che hanno affisso il cartello che dichiarava aperta la "stagione di caccia" allo straniero. L'ambassciata chiede inoltre alle autorità italiane quali provvedimenti intendano assumere per «prevenire simili casi in futuro».

In un comunicato stampa, il ministero degli Esteri rumeno «condanna con fermezza qualsiasi manifestazione xenofoba e razzista, nella convinzione che le autorità italiane prenderanno le misure richieste da questa situazione».

«Il cartello è anonimo - sottolineano le autorità di Bucarest - e contiene espressioni ingiuriose ed esortazioni all’allontanamento dall’Italia di cittadini di altri stati, inclusi quelli dell’UE, come la Romania. Gli addetti agli affari interni romeni di Roma e Milano hanno stabilito dei contatti con la polizia di Treviso e Roma, ed il Consolato generale romeno a Milano è stato incaricato di mantenere i contatti con le autorità italiane per chiarire il caso».

Il ministero degli Esteri di Bucarest e l’ambasciata di Romania a Roma sono ora in attesa di risposte da parte delle autorità italiane. Non intendono quindi lasciar cadere nell'indifferenza il messaggio xenofobo apparso nella bacheca dell'azienda pievigina, in contrasto con quanti lo hanno voluto sottovalutare, riducendolo a una goliardata».

^{(In foto Adrian Cioroianu - ministro degli Esteri della Romania)}

Laura Repossi