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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

CACCIATORE COLPITO AL VOLTO, RISCHIA DI PERDERE UN OCCHIO

La LAC accusa i politici locali: "esempi negativi"

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Cappella Maggiore - Ennesimo incidente durante una battuta di caccia. Mentre cercava di impallinare tordi e fringuelli, un cacciatore è stato ferito per sbaglio dal compagno di caccia. G. M. D., 66enne residente a Cappella Maggiore, è stato raggiunto da una raffica di pallini alla faccia, al collo, al tronco e al braccio. Uno dei pallini gli si è conficcato in un occhio e ora l'uomo rischia rischia di perderlo.

L'incidente si è verificato ieri mattina (mercoledi 29 ottobre) nei boschi del Cansiglio, in località Valsalega a Cappella Maggiore. Viste le gravi condizioni dell’occhio, il ferito è stato trasferito nel reparto di oculistica dell’ospedale De Gironcoli di Conegliano, dove nella giornata di ieri è stato operato.

Negli ultime settimane in tutta la provincia si sono verificati diversi incidenti di caccia. Sempre a Cappella Maggiore il 12 ottobre sono stati feriti alla testa e alle gambe due cercatori di funghi. I due sono stati raggiunti da una raffica di pallini esplosi da una fucilata di un cacciatore.

"Solo nell’attuale inizio di stagione di caccia in Italia si sono verificati ben 44 incidenti di caccia con 34 feriti e ben 10 morti, tra i quali 9 cacciatori e un cercatore di funghi" denuncia la Lega abolizione caccia del Veneto. “Le attuali leggi sulla caccia sono ormai inadeguate e sorpassate per le nostre campagne fortemente urbanizzate – ha commentato Andrea Zanoni, presidente della LAC Veneto – Sono troppi i morti e i feriti per incidenti di caccia e non c’è da stupirsene viste le condizioni in cui si caccia, con un altissimo numero di cacciatori che esercita la sua attività pericolosa in un territorio tra i più densamente popolati al mondo".

Zanoni ha poi aggiunto: “Purtroppo non è da meravigliarsi se nella nostra provincia i cacciatori prendono sottogamba le norme di sicurezza che prevedono distanze di 100 metri dalle case e di 50 metri dalle strade. Abbiamo infatti degli esempi poco edificanti di Ministri che si sono fatti in quattro per liberare dal carcere un cacciatore trevigiano che aveva violato la legge sulla caccia in Croazia, poi del presidente della provincia e del sindaco di Treviso che hanno sostenuto degli esami di caccia farsa per i quali è già partito un primo processo. Esempi negativi che non giocano a favore del rispetto delle norme che disciplinano la caccia.”

 


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