VITTORIO VENETO - La polizza fideiussoria di piazza Meschio finisce davanti al giudice. Lo si apprende dal capogruppo Pd in consiglio comunale Marco Dus, che è intervenuto sulla volontà di Zurich di non voler pagare la fideiussione richiesta dal Comune: “Lo avevamo detto in tutte le lingue che l’assicurazione si sarebbe opposta, lo fece anni fa e lo fa ora.

Ma ci sono stati nei mesi scorsi moltissimi sostenitori del: “escutete la polizia che in due giorni ci danni i soldi e con quelli fate la piazza!”. Si è vista ora la disponibilità nel pagare.... Ora per la seconda volta entreremo in contenzioso, e chissà quanto durerà prima di poter avere i soldi. Per fortuna però la piazza potrà essere comunque realizzata dal Comune anche se a discapito di alcune opere altrettanto importanti come Piazza Giovanni Paolo I, parte della ciclabile a Cozzuolo e il parcheggio scambiatore fuori dell’uscita dell’autostrada, che dovranno attendere.

Speriamo che a breve possano iniziare i lavori per finire Piazza Meschio.” Immediata però è arrivata la controreplica del consigliere di Partecipare Vittorio, Matteo Saracino, che con il suo accesso agli atti aveva fatto emergere la decisione della compagnia assicuratrice. Nel documento del legale rappresentante di Zurich si leggeva che “l'escussione della polizza non può essere accolta a seguito dell'intervenuta estinzione e inefficacia della stessa”.

“Le parole di Dus vanno in netto contrasto con i fatti che si sono svolti, perché se l’ assicurazione non avesse voluto pagare non si sarebbe nemmeno seduta ad un tavolo con il comune per trovare un accordo. Per quanto riguarda l’ escussione della polizza, sarebbe stato possibile farlo tranquillamente se i consiglieri di maggioranza, con atto di coraggio come detto da Dus in quel consiglio comunale, non avessero votato quell’ accordo che la faceva decadere (marzo 2016, ndr).

Confido che il tempo mi darà ragione di ciò e che chi ha sbagliato, magari non volontariamente, votando l’ accordo, dovrà pagare. Ma questo lo diranno le autorità competenti”.