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19 aprile 2024

Conegliano

CARDIOPATICO MINCACCIATO CON UN FUCILE DA CACCIA

Cacciatore spara a 20 metri dalle case e minaccia un residente che protesta

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Albina di Gaiarine - Un cacciatore ha rivolto il suo fucile da caccia carico contro un uomo cardiopatico.

Il fatto risale a una domenica mattina di novembre: Renzo e Christiana Dardengo stavano facendo colazione in casa loro, in via Roncat ad Albina, quando hanno sentito un potente sparo esploso da un cacciatore a pochi metri dalla loro abitazione.

Usciti in giardino, i Dardengo hanno visto il cacciatore che aveva appena esploso il colpo, a soli 20 metri dal loro cortile, con il fucile pronto per sparare nuovamente. Renzo ha chiesto al cacciatore di allontanarsi ma questo, invece di assecondarlo, ha risposto in malo modo.

Alla scena hanno assistito la moglie Christiana e una vicina di casa.

Infastidito dal fatto che Dardengo insisteva perché si allontanasse ad almeno 100 metri da casa sua, l'uccellatore gli ha puntato contro il fucile da caccia carico.
Una minaccia che potrebbe spaventare chiunque, soprattutto Renzo Dardengo, che soffre di cardiopatia ischemica e quindi in situazioni di stress risulta soggetto a possibile infarto, tanto che il suo medico curante gli ha prescritto da tempo l’uso continuativo di una terapia farmacologica e gli ha imposto di evitare qualsiasi tipo di stress psicofisico.

Come se ciò non bastasse il mercoledì successivo, 19 novembre, tre cacciatori hanno ucciso una lepre sparando da circa 30 metri dall’abitazione dei Dardengo e a circa 8 metri dalla strada di via Roncat.

Renzo ha quindi chiesto aiuto alla LAC (Lega Abolizione Caccia) del Veneto che ha provveduto, tramite i suoi esperti legali, a scrivere una querela contro ignoti, depositata da Dardengo presso la stazione dei carabinieri di Codognè.
Se identificato, l'ignoto sparatore dovrà rispondere di esplosioni pericolose per caccia in prossimità di abitazione, disturbo del riposo delle persone, minaccia a mano armata, ingiurie.

“Qui poteva scapparci il morto – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – in quei momenti di forte concitazione poteva partire un colpo con conseguenze drammatiche oppure il signor Dardengo poteva subire un infarto che gli sarebbe stato fatale. Ora il nostro obiettivo resta quello di individuare questo figuro per fargli saltare definitivamente la licenza di caccia".

 


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