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29 marzo 2024

Treviso

Cartelli (in parte )oscurati, tornano i giochi in piazza

Resta il divieto di fare "giochi molesti", Acampora:"Meglio cartelli utili contro l'accattonaggio"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Cartelli (in parte )oscurati, tornano i giochi in piazza

TREVISO - I cartelli da pochi giorni installati nelle piazze pedonali San Parisio e S. Maria dei Battuti che vietano "i giochi molesti" dei bambini non sono piaciuti per nulla. La giunta ieri è corsa ai ripari ed ha coperto in parte i cartelli: il logo, con il disegno del divieto del pallone da calcio, è stato oscurato, mentre è rimasta la parte sotto che ricorda l’articolo 37 del regolamento comunale di polizia urbana che vieta “i giochi molesti”. Quindi via libera ai giochi, e al pallone, a patto che non siano molesti e che non disturbino la quiete pubblica o i residenti, ha specificato l’amministrazione.

E se qualcuno ha già pensato ad un flash mob in piazza contro il divieto, che si dovrebbe tenere venerdì prossimo alle 18, il consigliere Davide Acampora di Fratelli d’Italia, ha protocollato una mozione con la quale chiede all’amministrazione Manildo di mobilitarsi per portare avanti una campagna informativa e di sensibilizzazione al contrasto del degrado urbano causato dall'accattonaggio e mendicità molesta sul territorio comunale, considerato da Acampora una seria problematica per la quale "varrebbe la pena di attaccare cartelli". “Quei cartelli contro i giochi molesti sono bizzarri, perché invece l’amministrazione Manildo, che tanto parla di decoro, non installa cartelli contro l’accattonaggio, in tutte le piazze e nelle vie e fuori dai supermercati? - dichiara Acampora - Quello sì che è un fenomeno molesto, per i cittadini”.

La proposta di Acampora, però, non si limita ai semplici cartelli: nel documento si chiede anche di predisporre una campagna pubblicitaria informativa ad ampio raggio, volta a sensibilizzare tutta la cittadinanza al contrasto dell'accattonaggio, alla quale chiedere soprattutto una collaborazione a non elargire denaro ad alcun accattone o mendicante coinvolgendo anche le principali Associazioni di categoria, i pubblici esercizi, i negozianti e le catene di supermercati presenti sul territorio comunale.

 


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