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24 aprile 2024

Conegliano

La caserma incompiuta a Godega

Dopo il sindaco Bonet e l'ex sindaco Santambrogio interviene il costruttore

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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La caserma incompiuta a Godega

GODEGA DI SANT'URBANO - Il dibattito sulla caserma di Godega è stato ravvivato dall'ultimo servizio, in cui il sindaco Bonet e l'ex-sindaco Santambrogio hanno reso pubblica la propria opinione nel merito.

Ambedue hanno fatto riferimento all'azienda Camerin, con le proprie argomentazioni.

 

Il titolare dell'impresa ha inviato il proprio punto di vista, che pubblichiamo integralmente.

 

"Il sig. Sindaco di Godega di Sant’Urbano fa la sua parte. Difende il suo operato.

Saranno le Istituzioni competenti a valutare la correttezza e la fondatezza dell’appalto.

Si pone però il seguente quesito.

Risulta che il Diritto Italiano riconosca ai propri Cittadini di veder riconosciuto il lavoro svolto. Orbene, sempre in merito alla Caserma dei Carabinieri, l’impresa appaltatrice ha eseguito opere per circa euro 1.400.000, di cui 333.000 versati come acconto, quindi risulterebbe creditrice di circa 1.000.000 di euro, salvo maggiori precisazioni.

 

Come accertato in sede di accertamento tecnico preventivo da parte del Tribunale di Treviso, aggiungendo quanto manca per la ultimazione, la caserma dei carabinieri verrebbe a costare all’incirca 2.000.000 di euro.

Il Sindaco ha ottenuto la seconda tranche di contributo da parte della Regione Veneto per circa 116.000 euro.

Quindi, secondo le tesi del sig. Sindaco secondo il quale il Comune di Godega di Sant’Urbano nulla deve all’impresa appaltatrice, avrebbe una caserma dei Carabinieri, del valore di 2.000.000 di euro, per la modica somma di circa 450.000 euro.

 

Ma non vige, Italia, il principio che non è ammesso, specie per la pubblica amministrazione, l’ingiusto arricchimento?

È possibile che l’appaltatore, fermo gli accertamenti del caso, abbia causato danni per oltre 1.000.000 di euro?

È mai possibile che si debbano scaricare sul Cittadino/appaltatore errori commessi dall’apparato burocratico?

 

È sufficiente leggere quanto scritto dal consulente del Tribunale di Treviso per verificare che l’appalto non poteva stare in piedi e che, alle legittime richieste dell’appaltatore di revisione delle somme, il Comune abbia risposto con la revoca dell’appalto.

 

Come fa il Sindaco a dire che la colpa è dell’impresa inadempiente e che non sa fare i conti?

Perché il Sindaco non rende pubblica la relazione del Tribunale?

Perché il Sindaco tace, come detto dal Sindaco dell’epoca, sul fatto che manca la sicurezza che la Caserma sia effettivamente usata come tale e che il Ministero la prenda in affitto per 30 anni?

Forse, le colpe non sono dell’impresa appaltatrice, la quale rivendica, con forza, il proprio diritto ad aver riconosciuto, per lei e per i propri lavoratori, che hanno contribuito alla costruzione dell’edificio, quanto dovuto e per non vedere scaricato sulla stessa colpe ed errori della pubblica amministrazione.

Roberto Camerin".

 

 


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