CASO IREON: ALTRI DUE RINVII A GIUDIZIO
Torna d'attualità il caso della maxi evasione Iva
Casier - "Ireon", il caso delle auto vendute a prezzi, per così dire, agevolati, ritorna d'attualità. A causa di una maxi evasione Iva, due persone sono state rinviate a giudizio dal giudice per le indagini preliminari Zuglian del Tribunale di Treviso.
Nessun patteggiamento: così si è infatti espresso il pubblico ministero Giovanni Valmassoi. Di Ireon si parò a maggio, quando Luciano Tonon, ottantenne di Casier, venne condannato a due anni e 4 mesi di carcere per le false fatture.
Tonon emise, secondo il giudice, i documenti fiscali per la "Euromotor" srl di Treviso alla "Ireon sas" di Dosson di Casier, di cui Tonon è legale rappresentante.
La "Euromotor" avrebbe fatturato alla Ireon 155 mila euro per acquisti di auto, acquisti poi rivelatisi inesistenti: Ireon avrebbe comprato e poi rivenduto all'altra società delle vetture "importanti".
È risultato invece che le auto venivano comprate dalla Euromotor all'estero e non dalla società di Dosson. Un'inchiesta alla Ireon era stata registrata già nel 2006: il fratello di Tonon, commercialista, era stato sospettato di coinvolgimento in una maxitruffa di permessi di soggiorno.
Da lì anche il coinvolgimento della Ireon: vennero scoperti 700 cittadini stranieri richiedenti permessi di soggiorno con documentazione falsa. L'accusa èl'utilizzazione di falsi documenti di lavoro per avere o rinnovare un regolare permesso di soggiorno.