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29 marzo 2024

Oderzo Motta

CASO RUBY: BERLUSCONI SI TOLGA DI MEZZO. ANZI NO

Il leghista Covre bacchetta Berlusconi per le feste ad Arcore. Ma poi dice che morale e politica non c’azzeccano

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CASO RUBY: BERLUSCONI SI TOLGA DI MEZZO. ANZI NO

GORGO AL MONTICANO - Mica è facile fare una telefonata a Gorgo al Monticano. Non è facile perché ogni volta che pensi a questo tranquillo comune della Marca ti viene in mente un fatto di cronaca tanto brutale quanto… impunito. Ti viene in mente che il confine tra la vita e la morte a volte è solo una porta che si apre sul male. E sul nulla. E che i propositi conclamati ad alta voce hanno un’eco precaria.

Bepi Covre. Bepi Covre (in foto) è un imprenditore di Gorgo al Monticano. Ha sessant’anni - mi dice (ci diamo del tu cinque minuti dopo lo squillo del telefono) – ed è padre e nonno.

Bepi Covre ha un’azienda, la Eureka, che produce complementi d’arredo.

Covre è un uomo (parole sue) prestato alla politica. E’ – dice (non l’ho registrato e spero confermi la dichiarazione) - un “uomo di sinistra, anche se non ha mai votato Pci, anche se è stato socialista e repubblicano”, è un leghista doc (è stato sindaco di Oderzo, consigliere comunale a Motta). Bepi Covre qualche giorno fa ha scritto una letta aperta a Silvio Berlusconi in cui non gli risparmiava nulla.

Covre diceva a Berlusconi che se venisse a sapere che la sua figliola 17enne fosse ospite di feste dove ci sono i vecchietti (emetto il virgolettato, ma fate conto ci sia) lui, Bepi, si sentirebbe un genitore fallito. E alla fine della lettera (che riportiamo), Bepi dice a Berlusconi di ritirarsi in una delle tante case che ha.

Morale?

La morale (professionale) è che oggi ho telefonato a Bepi Covre. Gli ho detto di aver scorso la sua lettera e di averla trovata condivisibile (mi si perdonerà: sono madre) e di non capire perché. Perché cosa? Mi ha chiesto Bepi Covre.

Perché la Lega, pur giudicando Berlusconi (ellissi sugli epiteti reali) un personaggio poco chiaro, sia alleata con lui.

Bepi Covre mi ha risposto che “Berlusconi è un mezzo. Che alla Lega interessa solo raggiungere il federalismo e che se questo è l’obiettivo il mezzo può anche essere l’alleanza con il v***** p****.. Covre mi ha detto che la filosofia di Machiavelli è quella della Lega. Che alla Lega, che “non è un’ideologia, ma un movimento che nasce si evolve e muore quando non ce n’è più bisogno” interessa arrivare al federalismo. E che se per arrivare al federalismo è necessaria l’allenza col diavolo, che allenza col diavolo sia.

“La politica – ha detto Bepi Covre – non è poesia. E la mia lettera non è un’epistola. Non è un articolo costituzionale. E’ una lettera. Rivolta a un personaggio politico. I personaggi politici poi non vanno valutati storicamente. A volte sono forze o mezzi o strumenti indispensabili.”

Faccio notare a Bepi Covre che c’è una contraddittorietà tra l’anima indignata della missiva aperta a Berlusconi e la sua accettazione di un’allenza “dovuta”.

Bepi Covre glissa. O almeno a me pare lo faccia. Dice che c’è “una guerra civile tra Berlusconi e i pm, che la guerra apre un divario sempre più ampio, che lo spettacolo è indecente”.

Vorrei chiedergli se è più indecente il braccio di ferro tra Berlusconi e i pm o quello che si suppone sia avvenuto (o avverrà ancora, perché no?) tra le mura di Arcore…ma non ho la voglia di farlo.

Emanuela Da Ros

 

La lettera inviata al Mattino di Padova:

Signor Presidente Berlusconi, ?Ho una figlia di 17 anni, ultima di due fratelli più grandi. Angela è una ragazza normale, che studia, fa sport, va alle feste che organizza assieme ai suoi compagni e coetanei.

Se solo venissi a sapere che frequenta e va a feste dove ci sono «vecchietti» magari danarosi, profumati e stravaganti... Personaggi che potrebbero avere gli anni dei suoi genitori, se non dei suoi nonni?! Signor Presidente, mi sentirei un genitore fallito! Non per questo rinuncerei a prendere alcuni urgenti provvedimenti che vado ad elencare.

Primo: due solenni scapaccioni alla figliola minorenne. Così come previsto dal manuale antico, consolidato della sana tradizione pedagogica contadina.

Nei giorni a seguire, sbollita rabbia e senso di frustrazione, cercherei di ripristinare un corretto e utile dialogo con la figliola. Assieme alla moglie (madre della figlia) mi impegnerei su questo versante.

Secondo: mi farei dare nome ed indirizzo dei vecchietti organizzatori del bunga/bunga. Prima ancora di denunciare e attendere lungaggini, accertamenti e indagini; prima ancora di coinvolgere la giustizia con i tempi secolari in cui si muove.

Da subito farei visita ai vegliardi (mal invecchiati) ben munito di opportuna mazza da baseball! ??Signor Presidente, queste le mie istintive reazioni genitoriali alla lettura di quanto riportano I mass media; l'ultima tristissima vicenda che La riguarda unitamente alla minorenne extracomunitaria (nipote presidenziale) in realtà una irregolare, neppure cittadina italiana. Il mio non vuole essere un giudizio, piuttosto la reazione di un padre. Non mi interessa sapere se e quante volte e quando Lei Signor Presidente, ha visto, incontrato, aiutato la giovane Ruby. Non me PO fregar de meno.

Trovo innaturale, sconveniente, immorale, inopportuno che un Signore di oltre settantanni, padre e nonno, organizzi feste a casa propria senza selezionare rigorosamente gli ospiti. Permetta cioè che persone minorenni si imbuchino... Io mia figlia ad Arcore non la manderei MAI.. ??Signor Presidente, è giusto che i giovani frequentino i giovani, gli anziani rimangano tra di loro. E' sempre andata così, lo impone il buon senso e la civiltà latina (in altri Paesi ci sono altri usi e costumi).

Signor Presidente, Lei è un vecchietto, si rassegni, non è una colpa neppure una disgrazia, anzi un privilegio arrivarci. Dovrebbe essere felice. Pensi solo a quanti non ci arrivano...

Altra questione nella tristissima vicenda. Si legge che ha aiutato con del denaro la minorenne (nipote presidenziale). Gravissimo errore! Chi dà soldi, o fa la carità oppure è, nella migliore delle ipotesi, captatio benevolentia. Se è un gesto caritatevole, non andava fatto direttamente alla fanciulla. Presidente, doveva informarsi sui genitori e rivolgersi a loro. Vista la situazione nello specifico, cercare la Tutrice/Sorvegliante e trattare la questione a quel livello. Il fatto poi della telefonata in Questura, non so e non mi pronuncio. ??

L'altra sera in conferenza stampa da Bruxelles, Lei Signor Presidente ha detto, per giustificare piuttosto che chiarire, che per governare gli italiani sta conducendo una vita infernale e massacrante. Per una questione liberatoria e di «igiene mentale», ogni tanto organizza delle feste per divertirsi con donne varie e assortite. A casa sua può fare ciò che crede. Certo, se non fosse il Presidente del Governo del Paese! Cosa che sempre più frequentemente dimentica e, sa perché dimentica? Perché la Sua memoria è coerente con la Sua età. Coerente e onesta, la memoria, ogni tanto sbircia l'anagrafe!

Mi conceda, Presidente Berlusconi, mica glieLo ha ordinato il geriatra di governare l'Italia! Lei si è proposto, molti l'hanno votata. Tutto ha un inizio, tutto ha una fine, c'est la vie, Monsieur Le President. Nessuno Le impedisce di fare un passo indietro e togliersi di torno.

Lei ha detto che le case non Le mancano, ne ha ben venti tra cui scegliere. Scelga. Spiace solo constatare che ancora una volta, sull'altro versante politico, nebbia fitta, anzi la nebbia agli irti colle sale...

 

 


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