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29 marzo 2024

Treviso

Catia Olivetto nuova portavoce della categoria Dolciari e Panificatori Cna

"Il settore tira ma servono contatti di lavoro più flessibili, con l’abolizione dei voucher la rigidità del mercato è destinata ad aumentare"

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TREVISO Catia Olivetto, 53 anni, titolare della Pasticceria Ducale di Ponte della Priula, è la nuova portavoce di Cna Dolciari e Panificatori, mestiere che, nella nostra provincia, rappresenta gli interessi di 760 aziende, secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio Treviso Belluno. Il nuovo portavoce di Cna Ho.re.ca., il mestiere di Cna che rappresenta gli interessi dei settori ristorazione, bar, alberghi e catering, è invece Ernesto Carpenedo, 53 anni, titolare assieme al padre Antonio e al fratello Alessandro  di una delle ditte di affinamento di formaggi più conosciute in Italia e all’estero, la Casearia Carpenedo di Camalò di Povegliano.

Le assemblee congressuali di entrambi i mestieri si sono tenute la scorsa settimana. Entrambi i mestieri rientrano nel comparto del food che è uno di quelli trainanti della nostra economia.  “In alcuni settori, come quello dei bar, c’è molta concorrenza ma per chi continua a innovare, investendo su se stesso e la propria attività, il successo è assicurato – afferma Ernesto Carpenedo -. Le parole d’ordine per il settore sono: passione, innovazione, qualità e ricerca. Nel nostro, come in altri settori, chi investe in qualità fa più fatica di una volta, ma rimane sul mercato con soddisfazione, sua e dei propri clienti”.

“Lavoro ce n’è, è un momento felice per l’agroalimentare – conferma Catia Olivetto -. Il nostro principale problema è la flessibilità contrattuale, che è da migliorare. Ci sono picchi di lavoro e momenti di calma: servirebbero contratti con orari di lavoro più flessibili: l’attuale legislazione non viene sufficientemente incontro né alle esigenze delle imprese né a quella dei lavoratori". “Ora, con l’abolizione dei voucher, la rigidità del mercato del lavoro è destinata ad aumentare. Ed è prevedibile che cresca il lavoro nero perché, specie nei settori della ristorazione, bar, alberghi, catering – sottolineano dalla da Cna- l’uso dei voucher andava a “coprire” una serie di rapporti di lavoro saltuari facendo un gran servizio sia alle aziende che ai lavoratori”.  Per questo l’associazione di categoria chiede al governo che ha abrogato questo strumento di proporne un altro per rispondere delle esigenze delle imprese, soprattutto nel commercio.

 


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