Catullo in trevigiano
Le poesie di Gaio Valerio Catullo tradotte in trevigiano da Silvano Piccoli verranno presentate domenica alle 16.30 all'aula magna dell'Itis
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Si svolgerà domenica 11 marzo alle 16.30 presso l’Aula Magna dell’Itis, in via Cavour 5 a Vittorio Veneto la presentazione de “Le Poesie” di Gaio Valerio Catullo, tradotte in dialetto trevigiano dal professor Silvano Piccoli. L’opera, edita dalla casa editrice Dario De Bastiani vanta un’introduzione di Luciano Cecchinel e verrà presentata da Aldo Toffoli. Presenti all’incontro l’autore Silvano Piccoli e l’editore Alessandro de Bastiani. Un testo orginalissimo in cui le poesie di Catullo, tradotte nel dialetto dell’alto trevigiano, mantengono intatte il loro lirismo, diventando nel contempo altro dall’originale latino. Il dialetto utilizzato nella traduzione è la lingua madre di Silvano Piccoli, ideatore del testo, lo strumento di cui si serve nella comunicazione quotidiana e che ritrova in parte dei suoi pensieri e sogni. La scelta dell’autore dialettale è ricaduta proprio sui carmi catulliani per la familiarità che Piccoli ha sempre ravveduto in essi, per l’avvertenza, alla loro lettura, del colore e del sapore del suo dialetto. E la lingua alto trevigiana diventa nelle poesie, non più di Catullo ma dello stesso Piccoli che se le è fatte proprie, riscrivendole nel suo gergo più intimo, espressione di sé e dei sentimenti di un autore veneto. 2400 versi che diventano, con il passaggio dai metri classici a quelli italiani, 2800. “Le poesie” di Gaio Valerio Catullo tradotte in trevigiano da Silvano Piccoli sono disponibili nelle librerie del Triveneto.