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23 aprile 2024

Montebelluna

CAVE, BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE

I consiglieri di minoranza se ne sono andati. Puppato: “Atteggiamento inaudito”

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Montebelluna – Le minoranze hanno lasciato l’aula in segno di protesta. Al centro del consiglio comunale dell’altra sera c’erano le cave di Campilonghi e San Gaetano. C’è stata una vera e propria bagarre. Scontro a spada tratta tra il sindaco Laura Puppato ed il capogruppo di “Noi veneti gruppo della libertà” Ermanno Serrajotto. Al centro della diatriba il capire se Serrajotto fosse tra coloro, in quanto ex assessore regionale, che avevano approvato i piani relativi alle cave.

Progetti per i quali il Comune di Montebelluna era ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, ma senza ricavare nulla e arrivando alla fine alla firma di una convenzione con i cavatori. Serrajotto a chiesto il perché di un tale cambiamento di rotta e da lì poi è iniziato il putiferio, tant’è che prima ha lasciato l’aula andando tra il pubblico Serrajotto e poi lo hanno seguito gli altri membri della minoranza. Ieri la Puppato ha diffuso un comunicato in cui fa delle considerazioni in merito.

“Trovo inaudito e incomprensibile – dichiara il sindaco – l’atteggiamento dell’opposizione nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera, in particolare dei consiglieri Serrajotto e Pinto che, così facendo, hanno innanzitutto impedito la discussione su punti all’ordine del giorno presentati da loro stessi, i quali hanno cercato con artifizi, e minacciando di lasciare il Consiglio, di intervenire ulteriormente sulla questione cave anche dopo l’intervento di replica e dopo aver deliberatamente scelto di non concedere discussione sul tema, con ciò ignorando le regole civili dell’organo consiliare”.

“Mi riferisco soprattutto al consigliere Serrajotto – aggiunge - perché, quello che è accaduto sul tema delle cave, presenta altri risvolti. Chiunque, infatti, con un briciolo di buon senso, avrebbe evitato di presentare un’interpellanza che lo vede fortemente co-imputato in quanto, all’epoca, nel 2003, faceva parte della Giunta Regionale che ha esteso il PRAC (Piano Regionale Attività di Cava). Con questo strumento infatti, adottato per l’appunto quando Serrajotto sedeva in Regione come assessore, i cavatori sono riusciti ad ottenere l’aumento del territorio escavabile dal 3 al 4% ed ad ampliare l’area estrattiva attraverso gli ATE (Ambiti Territoriali Estrattivi) che normano quantità estrattiva e sua collocazione. Per la cronaca, il territorio di Montebelluna è coinvolto per gli ambiti 9 e 11 con quasi 3 milioni di metri quadrati”.

 


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