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16 aprile 2024

Montebelluna

Cementificio Pederobba, udienza pubblica in Provincia

Zanoni: "Studio epidemiologico sulla popolazione prima di permettere di bruciare plastica"

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Cementificio Pederobba, udienza pubblica in Provincia

PEDEROBBA - “Le preoccupazioni dei cittadini di Pederobba sono più che giustificate: oltre alla Valutazione di impatto ambientale è necessario uno studio epidemiologico per verificare gli effetti del cementificio sulla popolazione nel corso degli anni”.

È quanto sostiene il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni alla vigilia dell’udienza pubblica in programma domani, mercoledì, alle 15, nella sede della Provincia, dove saranno discusse le osservazioni presentate da associazioni, riunite nel coordinamento Aria che Voglio, e cittadini al progetto dell’Industria Cementi Giovanni Rossi, che prevede di bruciare la plastica nell’impianto di Pederobba.

 

“Io resto contrario a questa ipotesi e come me tanta gente, visto che la scorsa settimana al presidente della Provincia Stefano Marcon è stata consegnata una petizione con ben 6665 firme in cui si chiede, prima di concedere qualsiasi autorizzazione a bruciare rifiuti, di conoscere quale impatto abbia avuto sugli abitanti la prolungata attività di incenerimento, attraverso un’analisi epidemiologica, realizzata con fondi pubblici in modo da garantirne l’indipendenza – ricorda  Zanoni -  Analisi mai effettuata finora, nonostante vengano utilizzati come combustibile il petcoke da 30 anni e gli pneumatici da 20. Lo scorso dicembre, occasione dell’approvazione del bilancio regionale, avevo presentato un emendamento in cui veniva chiesto di inserire risorse per fare uno studio approfondito, richiesta bocciata dalla maggioranza leghista, che forse scorda come il Veneto sia una delle zone più inquinate d’Europa.

Non va invece dimenticato che dobbiamo diminuire in tutti i modi le immissioni nell’aria perché siamo in procedura di infrazione comunitaria per la violazione della Direttiva UE Aria, oltre ad essere già stati condannati dalla Corte EU nel 2012”.

 

Oltre ai rischi per la salute, l’esponente del PD sottolinea quelli per l’ambiente: “Siamo nella più importante area vitivinicola della provincia, con due Docg del Prosecco (Valdobbiadene-Conegliano e Asolo-Montello), colline per cui è in corso l’iter per il riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità. Un percorso – conclude Zanoni - che potrebbe complicarsi anche per la presenza di un impianto particolarmente impattante come il cementificio”.

 



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