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29 marzo 2024

Treviso

Centri sollievo Alzheimer, presentato il protocollo tra Usl2 e Csv Treviso

I volontari dei Centri Sollievo avranno la possibilità di valutare l’accoglimento dell’utente, in base alla gravità del soggetto e alla professionalità

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Centri sollievo Alzheimer, presentato il protocollo tra Usl2 e Csv Treviso

TREVISO - Oltre 70 volontari, in rappresentanza degli oltre 650 impegnanti nei 39 Centri Sollievo presenti nella Marca, nei giorni scorsi, hanno incontrato Alberto Franceschini, presidente di Volontarinsieme – Csv Treviso, e i dottori Maurizio Gallucci, coordinatore dei CDCD (Centri disturbi cognitivi e demenze) Ulss 2 e Franco Moretto responsabile del “Progetto Sollievo” Uls2, per la presentazione del protocollo, firmato tra il Centro servizi Volontariato e Ulss2 Marca Trevigiana, che definisce i criteri di accesso dei soggetti con Alzheimer o demenza e un’omogeneizzazione dei percorsi. 


Il protocollo è stato elaborato dopo un’analisi esplorativa effettuata nei 39 centri sollievo, soprattutto per le modalità di accesso e i percorsi avviati. I centri presenti in provincia di Treviso offrono agli ospiti specifiche attività di stimolazione cognitiva, psicomotricità, musicoterapia, uscite organizzate e momenti socializzanti con le famiglie e con la comunità.


Premesso che necessita di sollievo quel famigliare per il quale è gravoso il carico che deriva dall’assistenza di un congiungo malato di demenza in fase di moderata gravità, il protocollo prevede che il paziente sia valutato presso di CDCD (sono 5 i centri in tutto il territorio provinciale) senza repliche di valutazioni geriatriche e successivamente, al paziente e ai suoi famigliari, viene segnalata la possibilità di usufruire dei Centri di Sollievo presenti nel Comune di residenza, o in territorio limitrofo.

I volontari dei Centri Sollievo avranno la possibilità di valutare l’accoglimento dell’utente, in base alla gravità del soggetto e alla professionalità dei volontari, che in alcuni casi potranno farsi carico anche di pazienti meno autonomi o di gravità complessivamente maggiore. Diversamente, un centro sollievo costituito da poco tempo, con volontari senza pregresse esperienze specifiche, potrà accogliere casi più gestibili.

I centri di sollievo sono finanziati da un bando regionale che ha già stanziato per il 2018 176mila euro, suddivisi e distribuiti nei territori delle tre ex Ulss 7-8-9, a favore dei Centri Sollievo già esistenti. 

“Crediamo che il protocollo che abbiamo elaborato insieme all’Usl2 e ai centri disturbi cognitivi risponda pienamente alla richiesta di armonizzazione delle esperienze, del funzionamento e delle modalità di accesso ai centri di sollievo, come auspicavamo da tempo – dichiara soddisfatto Alberto Franceschini presidente di Volontarinsieme - CSV Treviso – Rimane qualche problema con gli spazi messi a disposizione dai Comuni, come sollevato ieri da molti dei volontari presenti, e le difficoltà di trasporto, che possono però essere risolte ricorrendo al progetto Stacco presente in quasi tutto il territorio provinciale".


"Un altro problema rilevato – prosegue Franceschini – è il ritardo nella distribuzione dei fondi (già erogati dalla Regione alle Ulss) che, per i territori delle ex Ulss 7 e 8,devono ancora essere distribuiti ai Centri Sollievo. Su questo stiamo naturalmente verificando possibili soluzioni. Il protocollo consiglia, inoltre, che i Centri di Sollievo continuino ad essere condotti esclusivamente dal Volontariato, sia per gli ottimi risultati raggiunti in questi anni sia per mantenere questa attività nell’ambito della gratuità, del dono e del servizio agli altri.”

 


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