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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

IL CENTRO COMMERCIALE SI FARA'

Stasera l'incontro pubblico promosso dal'amministrazione

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Colle Umberto - Via libera al centro commerciale lungo il Menarè: la maggioranza dei consiglieri ha votato favorevolmente nella seduta comunale dello scorso 15 febbraio.

La struttura, precedentemente bocciata dal TAR e dal Consiglio di Stato e ora inserita in un PAT (piano assetto territoriale), sorgerà sull’area che un tempo ospitava la scuola Corazzin. Voto favorevole da parte dei consiglieri di maggioranza, mentre il sindaco Giuseppe Donadel, parente di quarto grado di Tonon, nonché dipendente dell’impresa edile proprietaria dell’area ed esecutrice dell’opera, si è astenuto dal voto, come, sempre, si è assentato dalle sedute comunali quando veniva trattato questo tema.

Come sarà questo discusso centro commerciale? “Quanto ai numeri del complesso la superficie commerciale passa da 24.335 metri quadrati previsti dal Piruea ai 19 mila metri quadrati attuali, quindi 5335 metri quadrati in meno” spiega l’assessore all’Urbanistica, Enos Baggio (in foto). “Si passa inoltre dai due piani previsti in precedenza ad un solo piano del centro, che avrà anche attività di supporto alla zona industriale di San Giacomo. La riduzione dei metri quadrati determinerà presumibilmente anche un minor flusso di traffico verso il centro”.

Voto favorevole anche dal consigliere di minoranza Cherubin (lista Vivere i Colli), parente anche lui, ma di quinto grado, dell’imprenditore.

 

Gli altri consiglieri di minoranza, in occasione del consiglio comunale, si sono pronunciati negativamente contro il nuovo progetto. Roberto Favaretto (in foto) (Insieme per Colle Umberto) ha motivato la sua scelta sottolineando come questo progetto riduca i benefici alla popolazione colleumbertese; il territorio sarebbe infatti svenduto rispetto all’originario progetto.

 

 

Nicoletta Fascilla (in foto) di Rinnovamento a Colle Umberto ha riconfermato il suo voto contrario, come già espresso nei confronti del precedente progetto del Piruea sei anni fa. “Ora, con questo nuovo accordo di programma, presentato in fretta e furia nei consigli comunali per carpirne l’approvazione necessariamente prima delle elezioni regionali imminenti” spiega il consigliere “il progetto non è cambiato, ma è rimasto sostanzialmente uguale a quello bocciato dalle due sentenze giudiziarie, senza risolvere gli annosi problemi della viabilità sul Menarè. E’ da molti anni” continua il consigliere di minoranza “che i cittadini del Menarè lamentano a più riprese la viabilità compromessa e l’assenza totale di sicurezza su questa strada e, per avere alcuni interventi, bisogna acconsentirne il peggioramento con un ulteriore aumento di traffico che apporterà sicuramente il centro commerciale”.

 

Contrario all’opera anche il Comitato Menarè, che proprio nei giorni scorsi ha inviato una lettera al Sindaco per chiarire la loro posizione a seguito dell’incontro informale e confidenziale avvenuto tra alcuni rappresentanti del comitato e il primo cittadino a fine gennaio. “Lei si è permesso di scrivere al suo assessore, peraltro presente all’incontro” si legge nella lettera inviata “un testo che non ci ha sottoposto e di cui, anzi, ignoravamo l’esistenza; in questo non si è comportato da vero notaio perché, comunque, ogni bozza viene sottoposta al vaglio dei contraenti. Lei ha carpito la nostra buona fede” continua il comitato “ha gestito l’incontro con noi centellinandoci le notizie e conducendolo con astuzia”.

Il Comitato Menarè sottolinea come le decisioni prese siano a vantaggio di un solo cittadino e non dei cittadini e “per questo” precisano “ancora una volta le diciamo di no”. “E’ un programma che non prevede opere di beneficio pubblico” spiega Angelo Zanin del Comitato Menarè. Farete un nuovo ricorso? “Ci stiamo pensando, ma non abbiamo il portafoglio a fisarmonica. Non possiamo combattere per decenni contro l’amministrazione. La nostra è una contrarietà assoluta al progetto, perché è una presa in giro” sentenzia Zanin.

Cosa chiedete per la viabilità del Menarè? “Noi chiediamo un collegamento diretto di questa strada, che porta alla più grossa zona industriale della provincia, all’autostrada, così da drenare il traffico dalla statale” spiega Zanin, facendo notare come l’autostrada sia a meno di un chilometro dalla zona industriale. “Tutto ciò è uno scempio della pianificazione urbanistica” conclude Zanin.

 

 


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