Montebelluna – A fine agosto c’è stata la pedonalizzazione del centro storico. Alcuni commercianti hanno manifestato il loro dissenso per il provvedimento. Replicano dal Comune.

“Sulla presunta tristezza della piazza chiusa – commenta l’assessore alle Attività Produttive, Tiziana Favero (in foto) – avrei qualcosa da ridire. Se mi è permesso, parafrasando qualcuno, il consenso verso questa scelta dell'Amministrazione è persino imbarazzante dimostrazione della bontà di questo progetto è anche che, da parte dei cittadini di altri Comuni, quali il capoluogo Treviso, stia emergendo la stessa necessità”.

I commercianti avevano preso carta e penna per mettere nero su bianco la loro disapprovazione nei confronti del provvedimento attuato dal Comune. “Ho letto con attenzione la lettera dei commercianti dell'area – commenta l’assessore - e, anche qui, avrei qualcosa da ridire: la lettera non è firmata da nessuno. È solo un elenco di nominativi di cui, tra questi, solo 3 lavorano nell'area interessata dalla chiusura. I restanti addirittura hanno l'attività a nord della città. Ma questo non è il punto: anzi, anche le difficoltà lamentate da un solo soggetto vanno sicuramente ascoltate e, possibilmente alle risorse, meritano delle risposte. Assodato che non si torna indietro dal progetto di ciclopedonalizzazione appena avviato, invito i commercianti che si sentono in difficoltà per questo cambiamento, a riflettere. Innanzitutto il calo delle vendite è generale e dovuto alla gravissima crisi economica che stiamo attraversando e che ha causato un calo di consumi praticamente in tutti i settori. E proprio nei momenti di crisi si può decidere di rinnovare e investire diversamente nella propria attività, trovando nuove formule. Ad esempio, in questa direzione è nato il progetto del Centro Commerciale Naturale, supportato da questa Amministrazione, che sta seguendo anche gli aspetti che riguardano le scelte urbanistiche di questa città”.

“Oggi – continua Favero - è partito il primo dei quattro Forum dedicati. Presenti le associazioni delle categorie economiche quali l’Ascom e l’Associazione Commercianti del Centro Storico, assieme ai quali abbiamo dato avvio a questo progetto, la Confartigianato, la Confesercenti ed una rappresentativa di commercianti. All'interno di questi forum si sta discutendo con tutti i commercianti che vogliono aderire su quale sia la città che vogliamo ma soprattutto sul loro ruolo: non solo di vendita ma anche di servizio”.