Cercano di sfuggire agli agenti zigzagando in auto in una stalla tra il bestiame: folle inseguimento a San Polo di Piave
Gli agenti, dopo una caccia degna di un film, sono riusciti ad arrestare i quattro, tutti pachistani. Il conducente non aveva né patente né assicurazione
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SAN POLO DI PIAVE - Auto non si ferma allo stop: guardie e ladri a San Polo. Venerdì una pattuglia del Comando di Polizia Locale “Sinistra Piave” impegnata nel controllo del territorio aveva intimato l’alt ad una Opel Zafira con quattro occupanti.
Dapprima la vettura aveva simulato la fermata, salvo successivamente ingranare la marcia e ripartire a tutta velocità lungo la strada provinciale che collega l’abitato di San Polo di Piave a Tezze di Piave.
Immediata la reazione della pattuglia, subito all’inseguimento.
Al via una folle corsa per fuggire agli agenti, percorrendo ad alta velocità la provinciale, ma visto incalzare dell’ autopattuglia l’autista ha imboccato una delle strade sterrate laterali, incurante delle case e dei cittadini impegnati nelle attività pomeridiane nei loro orti e giardini.
L’inseguimento quindi a sirene spiegate è continuato attraverso i vigneti dove la Zafira ha tentato di eludere il fermo.
Ma nonostante il terreno accidentato, gli agenti sono rimasti alle calcagna dei fuggitivi.
I qiuali a quel punto hanno tentato una mossa estrema, ovvero attraversare a tutta velocità una stalla zigzagando tra il bestiame ed attrezzi agricoli, oltre ad una fossa di scolo liquami, riuscendovi.
L’autopattuglia è rimasta alle calcagna. L’Opel a quel punto ha squarciato un pneumatico, ma nonostante tutto non si è fermata, riprendendo la strada asfaltata della provinciale e per poi reimmettersi in altre strade sterrate.
Ad un tratto la Polizia Locale è riuscita con una manovra a tenaglia a bloccare definitivamente l’auto. Gli agenti armi in pugno hanno intimato ai passeggeri di uscire dalla vettura e di stendersi a terra.
Terminato il rocambolesco inseguimento, la Polizia ha arrestato i quattro, tutti cittadini pakistani.
Il conducente era privo di patente ed assicurazione, due passeggeri privi di titoli per la permanenza nel territorio italiano e sul terzo pendeva un ordine di rintraccio.