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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Il Cesana Malanotti pronto alle vie legali per incorporare la Fondazione Fenderl

Il cda sceglie la linea dura

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

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VITTORIO VENETO - Il Cesana Malanotti è pronto ad intraprendere le vie legali per l’incorporazione della fondazione Fenderl. Lo si apprende dalla prima delibera del cda dell’istituto di via Carbonera per il 2018. Si tratta di una questione annosa, iniziata nel settembre 2016, quando il cda del Cesana si espresse favorevolmente nei confronti dell’incorporazione: un’iniziativa avvallata anche dalla giunta comunale, che aveva dichiarato il proprio assenso circa un mese dopo.

 

Dalla fondazione Fenderl è arrivato però un secco “no”: nonostante i precedenti che avevano visto altre Ipab, come l’Istituto De Zorzi Luzzatti e l’Ente Asili Infantili Alessandro Manzoni, confluire nel Cesana Malanotti. La “Fenderl” aveva infatti stabilito di mantenere la propria indipendenza. Il cda ha quindi deciso di intraprendere la linea dura, prima rinnovando alla “Fenderl” la “richiesta di deliberare in merito alla sua incorporazione in questo Istituto”, si legge nel documento.

 

In caso di “mancata risposta tempestiva o di mancata risposta favorevole” il consiglio d’amministrazione ha deciso quindi di dare mandato allo studio Saspi – Fieldfisher Global di Venezia di “procedere – attraverso ogni modo consentito dalla legge, ivi incluso l’accesso agli atti rilevanti – a una urgente verifica in ordine alla legittimità del silenzio o del diniego rispetto alla richiesta, oltre che in ordine alla correttezza delle condotte della Fondazione”.

 

Il Cesana vuole quindi capire se l’Ipab di via San Gottardo può sottrarsi all’incorporazione, vista anche la delibera del consiglio comunale del luglio scorso, che approvava il piano di rilancio della casa di riposo. La volontà del Cesana è quelle di riunificare tutte le Ipab vittoriesi in un unico grande polo: all’appello – per quanto riguarda i quattro grandi istituti pubblici di assistenza e beneficenza che storicamente operano in città – manca solo la “Fenderl”.

 

Il progetto di unificazione è un’idea partita dal consiglio di amministrazione del Cesana nominato dalla giunta leghista, e presieduto da Claudio Ciciliot: al tempo le compagni della sinistra vittoriese insorsero contro l’iniziativa. Ma la giunta Tonon, in quota Pd, ha poi avvallato l’incorporazione nell’ottobre 2016.

 

Il cda del Cesana ha quindi deliberato di “conferire incarico al Presidente e al Segretario Direttore di valutare le opportunità di azionare i necessari rimedi legali, anche di natura giurisdizionale, diretti a favorire il procedimento di incorporazione e a far dichiarare illegittimi gli eventuali atti ostativi”.

 


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Roberto Silvestrin

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