VITTORIO VENETO - Un maxi indennizzo per la cattiva gestione del Cesana Malanotti. E’ questa la notizia che da ieri circola in città, e che coinvolge i membri delle passate amministrazioni dell’ente, chiamati a rispondere personalmente della conduzione della casa di riposo negli ultimi anni.

Si vocifera che la richiesta di “danni”, inoltrata dal nuovo consiglio d’amministrazione presieduto da Maurizio Castro, sia addirittura di qualche milione di euro.

Le prime notifiche sarebbero già arrivate ai diretti interessati, che però hanno opposto un rigoroso silenzio alla richiesta di conferme. Bocche cucite sia per i membri del vecchio cda sia per Claudio Ciciliot, già direttore dell’ente.

Conferme non sono arrivate nemmeno dall’ex sindaco Gianantonio Da Re, che ieri ha cercato – purtroppo invano – di avere delle risposte da alcuni dei soggetti potenzialmente coinvolti.

Era stata proprio la giunta guidata da Da Re a nominare gli amministratori del Cesana che, dopo l’arrivo del nuovo consiglio di amministrazione, si sono trovati nell’occhio del ciclone.

Il segretario del Carroccio ha però utilizzato toni distensivi e rassicuranti: “Secondo me non può arrivare nulla di concreto”. Il cda del Cesana, come riferito dallo stesso Castro, ha "adottato la politica di non rilasciare dichiarazioni" alla stampa, motivo per il quale conferme o smentite non possono giungere dalla struttura di via Carbonera.

Nel consiglio comunale dello scorso febbraio il nuovo presidente aveva “vuotato il sacco”, parlando di una “situazione molto grave”, di una “cattiva eredità” da un milione di euro e di “illeciti amministrativi a carattere sistemico” durante le passate gestioni.

Ora potrebbe essere arrivato il (primo?) momento della resa dei conti.