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19 aprile 2024

Treviso

La Cgil tocca 72.600 iscritti, il 20% è under 35

Vendrame: “Non è un sindacato per vecchi"

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La Cgil tocca 72.600 iscritti, il 20% è under 35

TREVISO - Su 72.609 iscritti alla Cgil di Treviso alla fine del 2014, 21.274 hanno tra i 36 i e 55 anni. “Non siamo un’organizzazione di “vecchi” - afferma provocatoriamente Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil di Treviso - ma lo specchio della nostra società, gli under 35 rappresentano il 20% degli attivi”.

La maggior parte di quelli attivi appartiene alla categoria dei metalmeccanici. Dei 32.384 lavoratori attivi, la categoria dei metalmeccanici Fiom con 6.365 iscritti, è la prima della classe. Segue la categoria dei lavoratori edili e del legno Fillea con 5.719 e la Filcams con 4.590, che raccoglie le iscrizioni tra gli operatori del commercio. Anche la Funzione pubblica conta un buon numero di adesioni, 3.485 tra gli operatori privati e pubblici. E con quasi un migliaio di iscritti, la categoria più piccola della confederazione trevigiana è la Slc che rappresenta i lavoratori della comunicazione. Infine il sindacato dei pensionati raccoglie 40.225 iscrizioni, 1.834 nuove.

Tra gli attivi, è la fascia di iscritti tra i 36 e i 55 anni che la fa da padrone con 21.274 iscritti nel 2014, mentre gli over 55 sono 4.723. Rilevante l’adesione anche tra le giovani generazioni: gli iscritti alla Cgil di Treviso con meno di 35 anni sono 6.387, circa il 20% dei lavoratori.

Sul territorio della Marca il sindacato raccoglie un maggior numero di adesioni nel comprensorio del capoluogo (38%), segue il coneglianese (17%), l’area castellana (14%) e di Montebelluna (13%), e per finire, il vittoriese (9%) e l’opitergino-mottense (9%).

“A livello provinciale - commenta Vendrame - rappresentiamo quasi 6.500 lavoratori under 35. Questo non è un dato da sottovalutare in questo di difficoltà di ingresso del mondo del lavoro. La netta e positiva partecipazione alle iniziative e all’azione sindacale dello Spi, che rappresenta i pensionati, è un valore aggiunto e prezioso. Non sono solo la storia di quello che siamo – continua Vendrame – portano con sé un bagaglio di esperienza e sapienza che, anche nei luoghi di lavoro, oggi rischia di andare perduto. Non rappresentano solo la storia della confederazione trevigiana ma, vicini e sensibili alle più ampie tematiche delle comunità e della cittadinanza, costituiscono un veicolo prezioso e fondamentale nell’interlocuzione con le Istituzioni locali e con le diverse componenti della nostra società”.

“Questo è quello che siamo – conclude Vendrame – un mondo composito fondato sul lavoro e sui diritti, realtà territoriale che agisce dentro i mutamenti e gli stravolgimenti in atto, e li interpreta nel segno della salvaguardia e della qualità dell’occupazione, della coesione sociale, dei diritti e della legalità”.

 



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