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23 aprile 2024

Treviso

Che fine ha fatto il bidone dell'umido?

Ponte di Piave e Salgareda saranno i primi Comuni del Bacino TV1 a sperimentare una nuova raccolta di umido in sacchetti di carta. Distribuiti questionari ai cittadini per la valutazione dei risultati

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Ponte di Piave e Salgareda hanno iniziato in questi giorni la sperimentazione di un particolare sacchetto in carta riciclata per la raccolta differenziata del rifiuto umido come alternativa ai sacchi in mater bi. L’iniziativa avviata da Savno coinvolge 200 famiglie cui sono stati consegnati dei sacchetti di carta ed un apposito contenitore aerato che, rispetto al bidoncino chiuso attualmente in uso, sarebbe in grado di garantire un continuo apporto di ossigeno in favore del processo di compostaggio. Le performance degli innovativi contenitori, verificate dalla Scuola Agraria di Monza che le ha confrontate con sacchetti in bio-plastica e polietilene, pare possano essere considerate eccellenti. Questo perché all’interno del sacchetto in carta riciclata e del suo apposito cestello il rifiuto organico è sempre a contatto con l’ossigeno, per cui la degradazione è simile a quella che avviene in un bosco.  All’interno dei sacchetti di carta, in due giorni il rifiuto perde in media il 17 % in peso e in tre giorni il 23 % con notevoli vantaggi per la collettività: diminuendo il peso diminuisce conseguentemente anche il quantitativo di umido conferito con relativi minori costi di trattamento. Il sacchetto, inoltre, è particolarmente resistente e assorbe anche i liquidi senza rompersi. Al termine dell’utilizzo dei sacchetti gli utenti dovranno compilare un questionario che servirà a valutare gli effettivi vantaggi in rapporto anche ai costi.

 



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