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19 aprile 2024

Esteri

"Chi si masturba avrà la mano incinta nell'aldilà"

Predicatore turco shocca i credenti

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Foto Twitter

L'uomo che pratica la masturbazione si ritroverà la mano "incinta nell'aldilà". Ne è convinto il telepredicatore turco Mucahid Cihad Han, secondo il quale, come ogni madre il cui figlio non è riconosciuto dal padre, dopo la morte la mano "rivendicherà i suoi diritti".

Il bizzarro pronunciamento del religioso musulmano non è passato inosservato in Turchia e ha scatenato un'ondata di critiche e battute ironiche sui social media. Durante il suo programma sull'emittente 2000 Tv, Han ha ricevuto la telefonata di un telespettatore, il quale ha confessato di masturbarsi pur avendo una moglie e di averlo fatto anche durante la Umrah, il pellegrinaggio alla Mecca. Il religioso ha risposto che, in base ai principi dell'Islam, l'autoerotiosmo è "haram", cioè proibito. "Inoltre - ha proseguito - un hadith (detto del Profeta, ndr) afferma che coloro che hanno rapporti sessuali con le loro mani se le ritroveranno incinte nell'aldilà".

 

Le mani, inoltre, "si rivolgeranno a Dio per reclamare i loro diritti". Riferendosi poi al caso concreto, il predicatore ha affermato che "se il telespettatore fosse single, gli si potrebbe consigliare di sposarsi. Ma cosa posso dire in questo caso? Solo di resistere alle tentazioni di Satana". Dopo la puntata, l'account Twitter del telepredicatore, che ha oltre 12.000 follower, è stato sommerso da una valanga di commenti, in gran parte ironici. "Ci sono ginecologi della mano nell'aldilà?", chiede con tono sarcastico un utente del sito di micro-blogging. "L'aborto è consentito in paradiso?", chiede un altro. Non mancano i commenti di utenti irritati dalle parole di Han.

"Quindi, secondo te - scrive una utente - essere incinta sarebbe una punizione di Dio?". Il tema della masturbazione è controverso nell'Islam. Il Corano non lo affronta chiaramente, mentre l'autenticità degli hadith in materia è controversa. In generale, pochi giureconsulti musulmani considerano la pratica 'haram', cioè del tutto proibita. Si propende invece per definirla 'makruh', cioè sconsigliata.

 



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