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29 marzo 2024

Cronaca

Choc al nido, urla e schiaffi a bimbi

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Choc al nido, urla e schiaffi a bimbi

Violenze in un asilo nido privato in provincia di Arezzo, dove i bambini fino a tre anni venivano minacciati, con ripetute urla, e picchiati con schiaffi e botte sul corpo e alla testa per obbligarli a dormire o a stare fermi durante il cambio dei pannolini: al termine delle indagini dei carabinieri una 'maestra', incastrata anche dalle riprese di telecamere nascoste, è stata sospesa dall'attività.

Nella giornata di giovedì, al termine degli accertamenti, è scattata l'interdizione dall'esercizio della professione per 12 mesi, in attesa del dibattimento in tribunale, nei confronti di un'educatrice e titolare di un asilo, 31 anni, indagata per episodi violenti nei confronti dei bambini che le avevano affidato i genitori.

Dopo la segnalazione di alcune mamme, preoccupate per i comportamenti strani assunti dai loro bimbi e il racconto di schiaffi e pizzicotti da parte di una maestra, i carabinieri del nucleo operativo hanno condotto delle indagini: durante tre mesi di monitoraggio sono stati documentati numerosi episodi durante i quali la maestra picchiava e minacciava i bambini, attraverso delle immagini riprese dai carabinieri con le telecamere piazzate nottetempo.

Le violenze avvenivano sempre quando la maestra si trovava da sola mentre le sue collaboratrici erano in pausa o impegnate in altre stanze: in quelle occasioni, la donna, ad ogni minimo atto di disobbedienza mostrato dai bambini, li percuoteva con schiaffi sulla testa o sul corpo, pizzicotti o frasi minacciose circa l'arrivo "del dottore".

Il più delle volte gli episodi si verificavano dopo pranzo quando l'educatrice, rimasta sola con i bambini, si occupava di cambiare loro i pannolini o vigilare affinché tutti facessero un riposino pomeridiano. Era proprio in questi momenti che, in alcune circostanze, si sono manifestati gli atti violenti. La donna alzava la voce e noncurante dei pianti e delle urla dei bambini, li schiaffeggiava e li colpiva sul corpo e anche alla testa per obbligarli a dormire, a star fermi mentre cambiava loro il pannolino oppure a restare seduti in maniera appropriata.

Le altre insegnanti, totalmente all'oscuro di quanto accadesse in loro assenza, hanno riferito gli investigatori che rientrando dalla pausa non riuscivano mai ad accorgersi di nulla poiché la titolare dell'asilo, ogni volta che si trovava in loro presenza, mostrava un comportamento adeguato al proprio ruolo facendo come se nulla fosse mai accaduto.

Oltre alle violenze fisiche, però, si passava anche alle minacce nei confronti dei bambini che, terrorizzati dalla prospettiva di subire nuovamente schiaffi e botte in testa, restavano quasi pietrificati smettendo nella maggior parte dei casi in maniera istantanea di piangere e lamentarsi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, nella persona del procuratore capo Roberto Rossi e del sostituto procuratore Elisabetta Iannelli, e portate avanti dai carabinieri del nucleo operativo di San Giovanni Valdarno, hanno portato all'emissione ed alla notifica del provvedimento interdittivo all'indagata, la quale non potrà esercitare per un anno intero alcun tipo di professione che abbia ad oggetto la cura, l’istruzione o l’affidamento per motivi di studio, sanitari o di cure di qualunque persona; il tutto chiaramente in attesa del dibattimento. In corso, inoltre, accertamenti correlati all'effettivo possesso dei titoli di studio ed abilitativi della professione, poiché vi è il sospetto che non vi siano le condizioni di legge per l'esercizio dell’attività di 'maestra' da parte della titolare dell'asilo nido privato.

 



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