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25 aprile 2024

Treviso

La cimice asiatica devasta i frutteti della Marca, danni fino al 50%

Sta devastando le mele ma anche pere, kiwi e le viti, frutticoltori valutano l'opportunità di chiedere lo stato di calamità

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La cimice asiatica devasta i frutteti della Marca, danni fino al 50%

TREVISO - Mele, pere e kiwi ko. Questa volta il maltempo non c’entra. La colpa è della cimice asiatica che sta devastando le mele nella zona di Nervesa della Battaglia, con danni che si presume possano arrivare fino al 50% e oltre, ma anche le pere, i kiwi e le viti. Nelle zone di Caerano S.Marco, Maser, Lovadina e Montebelluna a essere aggredite sono state prima le ciliegie e ora le mele, le pere e i kiwi.

"Sono tanti gli agricoltori disperati, è un disastro - dice Stefania Kofler, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Treviso -. Gli insetti dalla primavera si sono riprodotti in modo incredibile e ora si vedono a occhio nudo su tutte le piante. In questo momento stanno attaccando soprattutto le mele Gala. Siamo molto preoccupati perché il tessuto dei frutti in formazione viene interamente succhiato dagli insetti, causando un effetto sughero con deformazione e marcescenza. Il frutto, a quel punto, è da buttare. Notiamo che gli insetti - osserva - si stanno spostando anche sulle mele Fuji e le Pink lady, che si raccoglieranno successivamente. Inoltre stanno comparendo le prime punture sulla scorza dei kiwi”. La cimice asiatica è un insetto vorace e aggressivo, che si riproduce velocemente e attacca qualsiasi pianta, devastando le colture in grande quantità. Negli anni scorsi a esserne colpite erano state l'Emilia Romagna e il Piemonte, che hanno iniziato ad attrezzarsi con task force dedicate e monitoraggi, mettendo in campo reti chiuse anti insetti e lotta integrata con insetticidi.

“Tra una decina di giorni - annuncia Stefania Kofler - convocherò i frutticoltori per fare il punto della situazione e valuteremo l'opportunità di chiedere lo stato di calamità".

 Nel 2016 la cimice asiatica, che si riproduce quattro volte tanto quella nostrana, ha procurato un danno stimato dal 20 al 40% della produzione al comparto delle pere emiliano. Non ha antagonisti naturali: sverna nelle case e negli anfratti riparati, quindi da marzo a fine estate continua a fare uova e si riproduce in maniera massiccia. Una cimice può fare fino a 200 uova e si sposta velocemente, in sciame, percorrendo anche cinque chilometri al giorno. 

 


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