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19 aprile 2024

Treviso

Coldiretti Treviso a Roma contro l'accordo che mette a rischio il Made in Italy

Produttori contro il Ceta, anche Cà Sugana dalla parte degli agricoltori

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Coldiretti Treviso a Roma contro l'accordo che mette a rischio il Made in Italy

TREVISO - Ci saranno anche Walter Feltrin e Antonio Maria Ciri, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Treviso, oggi in piazza Montecitorio, a Roma, con una trentina di imprenditori e operatori economici della Marca per tentare di ostacolare la ratifica dell’accordo Ceta, il primo trattato di libero scambio fra Unione europea e Canada che promuove il falso Made in Italy a tavola. Un accordo che spalanca anche le porte all’invasione di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero. Coldiretti ha preparato un dossier che chiarisce quale sarà l’impatto economico di questo trattato sull’agroalimentare italiano.

“Chiediamo che tutti gli amministratori dei 95 comuni della Marca trevigiana si oppongano alla ratifica italiana di un simile accordo capestro – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso - In realtà a fronte dei presunti benefici attesi, il Ceta introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale. Per tali ragioni Coldiretti è impegnata, con una coalizione di altri portatori di interesse, in un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’Accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese”.

Il primo comune della Marca ad approvare la delibera antiCeta proposta da Coldiretti Treviso è stato Sarmede, poi si sono aggiunti Cison, Colle Umberto, Cordignano, Fregona, Arcade, Morgano, Mogliano Veneto, Quinto di Treviso, Cornuda, Chiarano, Mansuè, Arcade, Spresiano, Cappella Maggiore, Tarzo e la provinciale di Treviso.

Ieri anche l’amministrazione di Treviso ha espresso la propria preoccupazione: “Il sostegno è ai nostri agricoltori, ai nostri prodotti e soprattutto alla sicurezza alimentare. Sulle nostre tavole e sui piatti dei nostri figli devono arrivare prodotti sicuri e controllati” -ha detto il sindaco di Treviso Giovanni Manildo che ha approvato una comunicazione con la quale mette nero su bianco l’adesione all’ordine del giorno presentato dalla Federazione Provinciale Coldiretti di Treviso, ritenendolo ampiamente condivisibile in quanto motivato dall’interesse di tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese agricolo del Comune di Treviso.

“Non si tratta però di un’azione contro il nostro Governo – dice chiaramente il sindaco che già nella giornata di ieri ha preso contatti con il Ministro dell’agricoltura Maurizio Martina e al quale oggi invierà una lettera  – ma di sostenere i nostri agricoltori in una battaglia assolutamente condivisibile e di sensibilizzazione sul tema della produzione e della qualità degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole. L’Italia, come la Francia e la Germania, è chiamata a esprimersi su un accordo sottoscritto tra l’Unione Europea e il Canada. Accordo sul quale ho chiesto delucidazioni al Ministro”.

 


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