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16 aprile 2024

Conegliano

COME DIVENTARE DEI GRANDI VECCHI?

Risponde Alessandra Graziottin: "Adottando uno stile di vita corretto"

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COME DIVENTARE DEI GRANDI VECCHI?

Un vero e proprio gineceo ha accolto ieri sera la professoressa Alessandra Graziottin, specialista in ginecologia-ostetricia e oncologia, psicoterapeuta in sessuologia e direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano. Il Teatro Accademia straripava di donne, mamme, nonne, giovani e giovanissime: una visione quasi apocalittica, da far paura ai pochi uomini in sala. Ilaria, che sedeva di fianco a me durante la conferenza, dice: “A me la Graziottin piace perchè è calma e pacata, infonde serenità”. Qualunque sia la ragione, Alessandra Graziottin ogni anno attira sciami di pubblico che pende dalle sue labbra.

Argomento della serata gli stili di vita. Come fare per invecchiare nel modo migliore possibile? Come diventare dei grandi vecchi? Adottando uno stile di vita che ci consenta di vivere bene. “L’obiettivo – dice la dottoressa – è quello di porsi non tanto un’aspettativa di vita quanto un’aspettativa di salute, cercando di mantenere il più a lungo possibile la lucidità mentale, l’autonomia di movimento, l’integrità della competenza sfinterica, e prevenendo i tumori. Rita Levi Montalcini rappresenta un modello di invecchiamento straordinario”.

Per ottenere questi risultati ci vuole un impegno individuale, familiare e sociale, che deve iniziare da quando siamo piccini. C’è un primo principio da rispettare, il principio di responsabilità, per il quale si deve educare a rispondere di sé e delle proprie azioni. La dottoressa Graziottin cita la famiglia Obama, come perfetto esempio di educazione: le bambine sono abituate ad andare a letto presto, non hanno il cellulare, riordinando dopo aver giocato. “Quanti dei nostri figli oggi lo fanno? I nostri bambini sono i più maleducati d’Europa! Al ristorante non ci si può più stare! – afferma la dottoressa interrotta da una pioggia di applausi. - Dobbiamo crescere i figli con un alfabeto della casa, educare a rispettare la fatica dei genitori, far capire che non tutto è dovuto. I figli non hanno il diritto di avere tutto quello che chiedono ma di condividere con noi quello che è possibile. E’ necessario far rispettare le regole con affettuosa fermezza”. Al principio di responsabilità, quindi, si affianca il principio di realtà: “Non siamo onnipotenti, ci sono dei limiti. Dobbiamo porre il bambino di fronte ad una frustrazione ottimale, proporzionata alla sua capacità di affrontarla. Far capire che non si può avere tutto e subito ma che si possono conquistare piccole felicità quotidiane con le nostre forze aiuterà il piccolo a superare le difficoltà e a rapportarsi al mondo in modo strategico. Negoziare l’attesa è essenziale”.

Per essere dei grandi vecchi occorre, inoltre, fare sport, o movimento fisico. Sempre. “Siamo animali, esistiamo nel movimento – dice Graziottin – le nostri emozioni più forti si esprimono a livello motorio, sia le emozioni appetitive, del desiderio (per il cibo, sessuale o esistenziale), sia la tensione che, se accumulata in eccesso nel bambino, porta all’iperattività. Oggi la percentuale di bambini iperattivi è altissima. L’iperattivo è irritabile, non rispetta le regole, ha difficoltà di concentrazione e di apprendimento. Il gioco diventa fondamentale per dare sfogo alle proprie emozioni e scaricare la tensione fisica. Allo stesso modo, negli adulti, un eccesso di stress o tensione non liberata nel movimento fisico, provoca  un aumento di adrenalina e di cortisolo, causa di ipertensione e di abbassamento delle difese immunitarie”.

C’è un altro tipo di emozione sulla quale bisogna soffermarsi, quella fornita dalla lettura, dal dialogo e dall’ascolto. “Leggere ai figli significa condividere con loro un tempo di qualità. La cultura è fondamentale per allenare l’intelligenza, la curiosità ed evitare la solitudine” spiega Alessandra Graziottin.
“Nel momento in cui tutti questi fattori vengono presi in considerazione si raggiunge un equilibrio affettivo che porta anche ad avere un rapporto sano e funzionale con il cibo: mangiamo perchè abbiamo fame e non per compensare qualcosa che ci manca. Il cibo può essere un surrogato come lo sono le droghe e l’alcol - dice la dottoressa. – Adottando uno stile di vita corretto diminuiranno anche i disturbi d’ansia, che hanno un picco nell’adolescenza e nella menopausa. Per questo è importantissimo infondere al bambino una serenità emotiva, soprattutto attraverso il contatto con la pelle della mamma, che gratifica il bisogno di attaccamento del piccolo”.

Altro ingrediente da non sottovalutare per invecchiare al meglio è il sonno.  “Assistiamo ad un allungamento progressivo delle ore di lavoro. Oggi dormiamo un’ora in meno rispetto a un secolo fa - precisa la dottoressa. – Il prezzo in salute è pesantissimo”. La riduzione delle ore di recupero, infatti, porta tensione, irritabilità, aggressività, stanchezza, depressione e sindrome premestruale da paura. Oltretutto, è il sonno che regola il rapporto con il cibo: quando dormiamo poco aumenta l’appetito per i cibi grassi e per gli zuccheri. Afferma Alessandra Graziotti: “Il sonno è un alleato della nostra salute ed è un grande custode della nostra memoria e della nostra identità. Ridurre il sonno significa anche ridurre le fasi di sonno con sogni. Per proteggere la memoria bisogna proteggere il sonno”. Seppur nemmeno lei vi riesca, l’ideale, dichiara la professoressa, è dormire otto ore per notte. “Dormire non è un lusso né una perdita di tempo. E’ conquistare la qualità di vita”.

Dulcis in fundo: per uno stile di vita sano è necessario il divertimento. “E’ innato in noi il piacere del ritmo e della musica. Un bambino che canta è in armonia – conclude Alessandra Graziottin. - Ballare, cantare o suonare uno strumento ci aiuta a vivere meglio. A tutte le età”.

Cinzia Agrizzi

 


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