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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

COMODAMENTE, CI SARA' UNA QUARTA EDIZIONE?

Bertorelli, soddisfatto per l'edizione 2009, risponde: "La città deve credere a questa operazione"

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COMODAMENTE, CI SARA' UNA QUARTA EDIZIONE?

Vittorio Veneto - Si è conclusa ieri sera, con il party allo spazio Italcementi, la terza edizione del Festival Comodamente.

“E’ andata benissimo” è il commento del direttore artistico Claudio Bertorelli, (nella foto con il Sindaco Da Re) soddisfatto per l’esito dell’intensa tre giorni, nonostante il temporale guastafeste: “Stiamo raccogliendo un unanime consenso e questo vale molto di più del conoscere l’esatto numero dei visitatori. Lo dicano gli altri quanti spettatori ci sono stati. Noi abbiamo visto un grande piacere sui volti delle persone che hanno assistito agli incontri e questo ci basta”.

Sabato e domenica le giornate più frequentate: il pubblico ha zigzagato tra piazza Minucci, piazza Campanile, slargo Caprera, il Castrum e Italcementi. Proprio la riapertura della vecchia fabbrica, chiusa da 80 anni, si è rivelata una gradita sorpresa per molti. Ma anche i concerti nelle chiesette sconsacrate e le mostre allestite nello storico palazzo Minucci e nella torre dell’Orologio hanno registrato diverse adesioni.

“Questa è un’edizione limite in tutti i sensi – continua Bertorelli - non solo per il tema chiave (limite alla rovescia) ma anche per la ristrettezza delle risorse economiche che avevamo. Tuttavia, possiamo ormai confrontarci con Festival come quelli di Mantova e di Sarzana”.

Il direttore artistico glissa sulle critiche ricevute: “Rispondo con i fatti – dice – E poi, abbiamo una mail per ricevere messaggi”. Quindi avremo una quarta edizione a Vittorio Veneto? “Si vedrà – continua - Io me lo auguro ma la città deve credere a questa operazione e non solo in termini di supporto economico”.

I volontari, come ogni anno, hanno lavorato con assiduità. Tra i tanti, Federico Marcon, che si è offerto come video operatore: “Per me è stata una buona esperienza, ho filmato molti dialoghi interessanti – spiega. - Credo che il Festival sia un evento ottimo per Vittorio Veneto perchè ce n’è bisogno. La cosa più bella è stata riscoprire certi spazi dimenticati e vivere la città come fulcro culturale. Solo due sono i problemi che ho riscontrato: la poca partecipazione della gente agli incontri della mattinata e del primo pomeriggio e poi i troppi appuntamenti programmati contemporaneamente, alla stessa ora, anche se credo che ciò accada in tutti i festival”.

Alessandro e Paolo, i due ragazzi volontari bibitari, tracciano un confronto con l'edizione 2008: “La scelta di portare il Festival solo a Serravalle ha funzionato: c’è stata una maggiore collaborazione con i locali e una migliore organizzazione anche dal punto di vista logistico. I dialoghi ci sono piaciuti, abbiamo visto ospiti che hanno riempito le piazze. Siamo contenti di aver dato il nostro contributo – aggiungono – e speriamo che si possano sfruttare per altre occasioni spazi come l’Italcementi”.

 

 


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