Computer rubati a scuola, la banca li ricompra e li consegna in quindici giorni
Operazione del Credito Trevigiano a favore della scuola secondaria “Papa Giovanni” di Montebelluna
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Luigino Tiberio consigliere di Credito Trevigiano consegna i computer alla dirigente Serena Aiello
MONTEBELLUNA - Tredici computer erano stati rubati nottetempo, il 12 ottobre scorso, dall’aula attrezzata della scuola secondaria “Papa Giovanni” di Montebelluna dell’Istituto Comprensivo Statale “Rita Levi di Montalcini”. E 13 computer, nel giro di 15 giorni, sono stati reinstallati e consegnati l’altra mattina agli studenti ed ai loro insegnanti.
L’operazione è stata realizzata da Credito Trevigiano-Banca di Credito Cooperativo di Vedelago che conta due filiali attive in città. Il giorno dopo il furto, infatti, il consiglio d’amministrazione della banca ha preso contatto con la scuola ed ha immediatamente deliberato la donazione dei compuetr. I 13 computer Acer Cpu completi di tastiera, mouse, monitor Lcd da 17” e il programma Windows7 serviranno , quindi, come primo nucleo del nuovo laboratorio di informatica della scuola che conta 22 classi e 500 studenti.
“A nome della comunità scolastica siamo riconoscenti a Credito Trevigiano per avere pensato subito a noi - commenta Serena Aiello, dirigente scolastica dell’Istituto - nel frattempo l’Ente Palio si è attivato per acquistare dei computer portatili e per blindare la porta del laboratorio. In ogni caso siamo grati a Credito Trevigiano per l’attenzione e la sensibilità dimostrata e questi 13 computer saranno utilizzati nell’aula attrezzata per l’ informatica”.
Alla cerimonia di consegna dei computer era presente Luigino Tiberio consigliere di Credito Trevigiano che, assieme al presidente Pietro Pignata, ha spiegato: “Questa donazione conferma che la banca intende sviluppare la funzione sociale e mutualistica con interventi mirati sulla salute e, in questo caso, sull’ istruzione. L'investimento sull'educazione e la formazione dei giovani è assolutamente la migliore forma di investimento, perché consente ai giovani di coltivare al meglio il proprio capitale umano e di sviluppare poi quel capitale sociale che contribuirà al progresso di tutta la nostra comunità locale”.