IL COMUNE PER I BAMBOCCIONI
Affitti agevolati per single e più punti in graduatoria
MONTEBELLUNA - Quello che non è riuscito ai ministri Padoa-Schioppa e Brunetta riuscirà forse al comune di Montebelluna: schiodare i 'bamboccioni' dalla casa di mamma e papà, e mandarli a vivere da soli.
Se il problema - hanno sempre detto i Peter Pan di casa nostra - è soprattutto il caro-casa, allora il piccolo comune trevigiano può aver trovato la strada giusta. Per i 35enni che ancora abitano con i genitori, vi saranno più punti nelle graduatorie per le case pubbliche e affitti dimezzati per risolvere il problema della residenza. La data fatidica è martedì 16 febbraio, quando il bando firmato dal sindaco Laura Puppato (in foto), sarà pubblicato.
Da quel momento i giovani di 7 comuni dell'area di Montebelluna, che per impedimenti di ordine superiore non sono ancora riusciti a sganciarsi dalla casa dei genitori, potranno presentare domanda per ottenere uno dei sei appartamenti di una palazzina dell'agenzia per l'edilizia residenziale (Ater) ad un canone d'affitto dimezzato rispetto al mercato. L'iniziativa è frutto di un accordo 'rosa' fra Pd e Lega, dato che oltre a Puppato il bando è sostenuto con convinzione anche da un'altra donna, la presidente dell'Ater di Treviso Liviana Scattolon (Lega).
Il bando è riservato a chi ha meno di 36 anni. Il provvedimento assegna un punteggio ai giovani con più di 18 anni che da almeno cinque vivono ancora in famiglia, sia italiani che stranieri regolari. Gli affitti andranno da un minimo di 225 a un massimo di 280 euro. E' stato calcolato che su una popolazione di 80 mila abitanti, i 18enni che continuano a vivere nella casa paterna siano 13 mila. Montebelluna vorrebbe porsi da apripista su questa problematica a livello nazionale. "Il testo - spiega Puppato - ci è già stato richiesto dal Ministero e dall'associazione dei comuni (Anci) nazionale.
Preciso che si tratta di una delle molte proposte di un sistema di politiche giovanili sul territorio vasto attivate da vari anni". Lo spirito è quello del contenimento del disagio "anche se - aggiunge Puppato - non siamo nel campo dell'alcolismo o delle dipendenze in generale. Qui c'é in gioco l'autostima di giovani, anche con livelli culturali elevati, che non riescono a trovare una stabilità professionale e, di conseguenza, contando su retribuzioni mensili di meno di 1000 euro e senza garanzia, una loro autonomia abitativa. Ricordo che la partecipazione è aperta anche a giovani coppie".