Con l'uscita del traforo di Vittorio Veneto verranno abbattuti anche gli storici cipressi di Sant'Andrea
Lo prevede il progetto di uscita su via Carso
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – L’innesto del tracciato del traforo di Santa Augusta con via Carso comporterà non solo una rotatoria davanti all’antica chiesetta di San Giuseppe e imponenti barriere fonoassorbenti a protezione del campus scolastico e delle case, ma anche l’abbattimento di alcuni degli storici cipressi che scandiscono il viale della Pieve di Sant’Andrea.
Un aspetto, questo, che fino ad oggi non era mai emerso. Ed è il sindaco Antonio Miatto a metterlo in luce. «Il punto – afferma categoricamente Miatto – è che la mitigazione attuale con barriere fonoassorbenti è inaccettabile, tenuto conto che lo svincolo sarà a due passi dalle scuole. Oltre al fatto che dovranno essere abbattuti dei cipressi vicino alla Pieve, perché così prevedono le norme di circolazione».
Da come si è appreso, verrebbero abbattuti i cipressi all’angolo tra via Carso e via Antonello da Serravalle, quelli cioè che fiancheggiano la strada e la separano dal parco verde dove si trova anche il monumento agli alpini. «Quegli alberi – aggiunge Miatto – sono un patrimonio della nostra comunità».
Quanto allo svincolo sud, aggiunge: «Non posso fermare i lavori. Se lo fermi, ti prendi tutte le responsabilità di un cantiere bloccato. Affronterò dunque il problema da un altro punto: ho già chiesto di poter interloquire con i vertici di Anas».
Il sogno di Miatto è che lo svincolo venga realizzato più a sud, all’incrocio tra via Carso e via Vittorio Emanuele II, proposta che era stata valutata a suo tempo anche da Anas, ma poi scartata per alcune difficoltà tecniche, oltre al fatto che va abbattuto un edificio.