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24 aprile 2024

Conegliano

Confartigianato: i servizi ai soci

Intervista ad Alan Pol

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

 Confartigianato: i servizi ai soci

CONEGLIANO - Dopo l'intervento del Presidente di Confartigianato del Coneglianese, completiamo il quadro complessivo della realtà associativa con l'intervista al dr. Alan Pol, dal 1 luglio 2016 Segretario dell'Associazione e Direttore della società di servizi controllata.

 

1. E' trascorso un tempo adeguato dalla tua nomina: lo stile è l'uomo, quindi, è legittimo chiederti, quali sono le caratteristiche della tua "direzione"? quali i cambiamenti apportati e quelli di prospettiva?

Questa è la premessa, che mi preme sottolineare: per me la cosa più importante è la relazione con i Soci. Non siamo uno studio di commercialisti o di consulenti del lavoro: i rapporti quotidiani sono con i Soci che sono anche clienti. Il primo obiettivo è stata e continuerà ad essere la formazione del sottoscritto e dei miei collaboratori, da curare quotidianamente, per una collaborazione efficace, a 360 gradi. La volontà è di introdurre nuovi servizi di consulenza ad elevato valore aggiunto.

 

2. Cominciamo dai cambiamenti significati già apportati...

Il più grosso è stato avviato a metà dell'anno scorso e durerà almeno un altro anno: l' introduzione del nuovo software per la gestione dei servizi e della relazione con il Socio. L'abbiamo cambiato dopo 35 anni, quindi per noi è un cambio epocale: vengono erogati servizi in modo diverso, con una formazione molto spinta e con un costante impegno del personale, direi quasi con una metafora: non c'è sabato, non c'è domenica! Un altro cambiamento apportato è l’informatizzazione del servizio di medicina del lavoro. Oltre a fare le visite mediche ai dipendenti delle imprese presso la nostra sede, abbiamo anche un camper, che è utilizzato come unità mobile attrezzato, per effettuare le visite mediche presso le aziende, in modo da ridurre i disagi dei trasferimenti in Confartigianato Conegliano. Con queste modalità gestiamo circa 750 aziende per un totale di circa 4.500 dipendenti visitati. È un servizio molto apprezzato.

 

3. Come avviene questo servizio?

Per tutte le visite ed esami ci avvaliamo di tre medici e due infermieri.

 

4. Qualche numero sugli altri servizi erogati ai soci:

Circa 600 le aziende gestite in contabilità; 300 nel settore paghe e 320 nel settore ambiente e sicurezza.

 

5. La struttura organizzativa di Confartigianato nel Coneglianese...

Oltre alla sede centrale abbiamo le quattro sedi periferiche, che gestiscono principalmente la contabilità in quanto le altre attività sono organizzate presso la sede centrale.

 

6. Nel tempo l'organizzazione interagisce anche con la società, con il territorio: ci sono e chi sono gli interlocutori non legati strettamente a Confartigianato?

Sicuramente le Amministrazioni Comunali e IPA (Intesa Programmatica d'Area), che ha sede a Pieve di Soligo, e di cui noi siamo soci. Abbiamo rapporti con molteplici associazioni del territorio. Inoltre abbiamo rapporti consolidati nel tempo con gli istituti professionali e tecnici del nostro territorio, in modo particolare con ITIS e IPSIA.

 

7. La vecchia massima "piccolo è bello" in riferimento alle dimensioni dei soci è ancora valido oggi?

Non mi soffermerei sulla massima il "piccolo è bello" ma bensì sui numeri che caratterizzano il nostro Paese, le piccole e medie imprese rappresentano il 95.4.% in Italia e detengono il 65% degli occupati. Come Associazione abbiamo il dovere di verificare se queste piccole e medie imprese hanno la capacità e le potenzialità di crescere. È questo che dobbiamo riuscire a cogliere, mettendo a loro disposizione i vantaggi competitivi, come per esempio l'innovazione, il 4.0, l'internazionalizzazione, che oggi è disponibile anche per le imprese di piccole dimensione. Noi dobbiamo fare da collettore, utilizzare le nuove leve collaborative, per farle crescere, se possono crescere. Questo per noi è un obiettivo fondamentale.

 

8. Quanti sono i soci?

Al 31 marzo 2018 erano 1467. Dopo la fase del declino, la situazione è tornata in positivo. Da tre anni siamo in saldo positivo.

 

9. Il tempo porta cambiamenti: quali sono le attività più antiche, ormai superate, e le nuove che si stanno radicando?

È vero che ci sono delle categorie, che nel nostro territorio hanno avuto forte flessione, vedi l'edilizia, il legno e il tessile. Ma non parlerei tanto di scomparsa, ma di evoluzione di categorie e di società. Oggi l'acconciatore è diventato 4.0, l'autoriparatore parla di mobilità elettrica, l'artigianato artistico ormai è abituato ad avere relazioni con studi di architettura. Insomma in questi ultimi 10 anni è cambiato il mondo. Non è finita una cosa ed iniziata un'altra, è stata una vera propria evoluzione, un adattamento alle esigenze del mercato. I più intelligenti, i più astuti hanno saputo evolversi in maniera interessante. Per esempio basta guardare i settori del green, del turismo e tutto il comparto enogastronomico che sono aumentati in termini di impresa, ma anche di fatturato.

 

10. In genere le attività di Confartigianato si tramandavano in famiglia, di padre in figli... è ancora così? cosa è cambiato con il cambio generazionale?

Non si può negare che il passaggio generazionale non sia un problema. Una volta l'attività veniva tramandata da padre in figlio e dal figlio a nipote. Invece oggi il problema generazionale è sentito da molte imprese, i figli capita che non hanno voglia di continuare con l’attività di famiglia. Da questo punto di vista noi come associazione possiamo essere un valido collettore per chi lascia l'attività, per affidare alle nuove leve che quotidianamente si presentano presso i nostri uffici per avviare un percorso di attività d'impresa.

 

11. E i giovani di oggi nelle loro prospettive guardano con interesse al mondo rappresentativo di Confartigianato? Puoi darci qualche dato in merito?

Questo argomento è stato affrontato in uno studio commissionato alla Camera di Commercio, che sarà pubblicizzato nel dibattito di domenica prossima. È emerso che nei 17 comuni del nostro territorio, l'imprenditoria giovanile ha avuto una crescita nel 2017 del 6,2 %, rispetto al -4,4 % registrato nella marca trevigiana. Nelle nostre imprese associate, l' 8,8% è un'impresa giovanile, il 58% sono ditte individuali e il rimanente 43% in società. Siamo molto attenti alle tematiche del mondo giovanile infatti tra i gruppi sociali di Confartigianto uno è denominato Gruppo Giovani, che ha come finalità obbiettivi di carattere sociale, incentivare lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria giovanile e di incentivare lo sviluppo delle politiche giovanili.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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