TREVISO – Controlli su 3.100 detentori di armi, la polizia ne sequestra 260 tra pistole, fucili e armi bianche. La nuova legge che prevede la presentazione del certificato medico da parte dei detentori per valutare le loro attitudini psicofisico a possedere un’arma è stata l’occasione da parte della Questura per delle verifiche.

Prima di mandare una lettera ai proprietari in cui veniva richiesto di presentare il certificato medico – il termine scade il 4 maggio – la sezione amministrativa della Questura ha verificato i fascicoli dei 3.100 detentori scoprendo della anomalie, che in alcuni casi, in seguito ad ulteriori accertamenti hanno portato, oltre al sequestro dell’arma, anche alla denuncia penale. Delle 3.100 lettere inviate circa 350 sono anche tornate indietro perché il detentore era morto (in un centinaio di casi) o perché aveva cambiato residenza (250 circa).

È chiaro che tenersi in casa il fucile di una persona morta è contro la legge, mentre se si cambia residenza si è obbligati sia a farsi rilasciare il nulla osta per il trasporto dalle forze dell’ordine sia ad effettuare la “ripetizione di denuncia”, in cui si attesta appunto che si è cambiata casa e che l’arma sarà detenuta in altri locali.

Diverse tra le 15 persone che sono state già denunciate dalla polizia dovranno rispondere proprio di omessa ripetizione di denuncia. Nel complesso, come detto, sono state 260 le armi poste sotto sequestro: 80 pistole e 150 fucili, il resto sono armi bianche, per lo più sciabole e baionette.

I controlli sono stati effettuati al momento su persone residenti nei comuni di Treviso e Conegliano, finora sono stati circa 700 i certificati medici esibiti. Coloro che al 4 maggio non avranno consegnato il certificato medico di idoneità a possedere l’arma saranno diffidati dalla polizia o dai carabinieri, a seconda della competenza territoriale, e l’arma sarà sequestrata in quanto verranno a mancare i requisiti minimi per continuare a possederla.