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28 marzo 2024

Italia

Corona, caccia finita

Si arrende a Lisbona Per l'ex fotografo anche qualche lacrime

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Corona, caccia finita

MILANO - Fabrizio Corona, ricercato da giorni dopo la condanna in Cassazione, si è costituito a Lisbona dove già si trovava personale della Squadra Mobile di Milano sulle sue tracce subito dopo la fuga. Ora l'ex fotografo dei vip sarà riportato in Italia dove per lui si apriranno le porte del carcere: dovrà scontare 7 anni e 10 mesi.

La telefonata dal Portogallo, dopo quattro giorni di latitanza: ''Mi sto consegnando spontaneamente alle autorità''.

Dopo aver fatto perdere le sue tracce a Milano, l'ex fotografo dei vip - vistosi braccato - ha anticipato l'arresto consegnandosi agli agenti portoghesi; questa è la versione della polizia. A quanto si apprende sarebbe stato arrestato alla stazione di Monte Abraham, in località Queluz, periferia di Lisbona. Secondo chi l'ha visto, il fotografo è apparso avvilito e sconfortato.

Gli agenti della Mobile di Milano, da quanto si apprende, erano in Portogallo già da alcuni giorni. "Più che costituito, si è arreso", è il commento che arriva dai vertici della Questura milanese.

Noto anche per i suoi atteggiamenti da duro, con le manette sono arrivate anche le lacrime. Davanti agli agenti, infatti, Corona si è arreso e ha versato poche lacrime, prima di essere portato negli uffici dell'autorità portoghese, dove viene interrogato.

L'ex paparazzo è stato individuato anche grazie al gps dell'antifurto dell'auto, una Fiat 500, con cui si era allontanato da Milano. Si era procurato un navigatore satellitare due giorni prima di sparire: questo farebbe pensare che l'ex fotografo dei vip si stesse tenendo pronto per la fuga.

Sarebbe passato per le montagne del Piemonte verso la Francia, non senza inconvenienti: l'ex fotografo, con il suo accompagnatore, all'alba di sabato è rimasto bloccato al freddo nei pressi del confine francese a causa della neve. Solo quattro ore dopo, quando le strade sono state ripulite, i due sono riusciti a ripartire.

Il questore di Milano Luigi Savina ringrazia gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia per il supporto dato nella vicenda e sottolinea che "i poliziotti si sono comportati da poliziotti". Il questore evita le polemiche, ma risponde a distanza a chi, nelle ore immediatamente successive alla fuga di Corona, aveva puntato il dito contro gli agenti che si erano fatti sfuggire l'ex fotografo dei vip. "Anche se i poliziotti avessero visto uscire di corsa Corona dalla palestra non avrebbero potuto bloccarlo contro la sua volontà". Bloccandolo "in assenza di un ordine di un giudice avrebbero commesso reato e i poliziotti non fanno reati''.

(Adnkronos)

 


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