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29 marzo 2024

Nord-Est

Cortina: ancora 10 giorni per tornare alla normalità

Grave danno d'immagine per la città candidata ad ospitare i Mondiali di sci del 2019

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Cortina: ancora 10 giorni per tornare alla normalità

CORTINA D'AMPEZZO - Serviranno ancora alcuni giorni, forse una decina, perché a Cortina e nel comprensorio colpito dalla nevicata di due giorni fa la luce elettrica ritorni in tutte le abitazioni attraverso i conduttori tradizionali.

La ricostruzione degli impianti interrotti prosegue con vasto impiego di tecnici e progressivamente le linee elettriche stanno tornando a sostituire i generatori.

Il punto è stato fatto in Comune nel corso di un incontro tra i rappresentanti di tutte le forze dell'ordine e delle componenti dei soccorsi che stanno intervenendo nel capoluogo ampezzano e nel comprensorio.

La riunione ha permesso di stabilire che tra le criticità che hanno contribuito al disagio l'impossibilità di comunicare tra i vari organi preposti è stata tra le più gravi: a questo proposito verrà studiato un piano di emergenza specifico perché in futuro queste anomalie siano superabili.

Nonostate da ieri a Cortina e nella Val Zoldana si sia tornati a sciare un po' dappertutto sulle i gestori degli impianti da sci hanno un diavolo per capello e chiedono che vengano accertate le responsabilità di quello che è stato un danno grave per l'economia bellunese.

"La situazione nelle località delle Dolomiti bellunesi - afferma il presidente dell'associazione degli impianti a fune (Anef) Renzo Milella in una nota diffusa da Ait Dolomiti - è tornata alla (quasi) normalità: impianti di risalita in funzione e piste perfettamente innevate. Resta tuttavia la rabbia degli operatori per il grave danno economico e di immagine subito.

Questo è il periodo più importante per l'industria turistica montana; non possiamo trascurare, né banalizzare, il gravissimo danno economico, prima che di immagine, che la situazione creatasi per la caduta di mezzo metro di neve ha prodotto alle nostre imprese funiviarie e a tutto il sistema economico e turistico della montagna bellunese".

"Le responsabilità oggettive - aggiunge - dovranno emergere in modo chiaro e veloce dalle inchieste che sono state avviate. Ringrazio la Regione del Veneto, che si è attivata, anche politicamente, per dare risposte operative conseguenti". Milella sottolinea in particolare la decisione del governatore Zaia di patrocinare azioni di 'class action' che, afferma, "saranno certamente avviate e condivise anche dalle imprese funiviarie interessate dal disservizio".


L'intervento del presidente della Regione


"Le responsabilità del black out che ha messo in ginocchio Cortina dovranno essere accertate fino in fondo per tutti gli attori in campo. Tra questi Enel e Terna, che invito, da subito, a rendere pubblica la loro versione dei fatti ed il coinvolgimento che, per le proprie competenze, hanno avuto nell'evento". Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, tornando sui gravi disagi patiti dalla Regina delle Dolomiti dopo la nevicata di Santo Stefano, e premettendo, tuttavia, che questo dovrà avvenire "in attesa di chiarire, dall'inizio alla fine, tutto lo svolgimento di una vicenda che ha dell'apocalittico, che ha creato non pochi problemi ad oltre 60mila cittadino ed anche un discredito sul piano internazionale. Ricordo, come solo esempio, che Cortina è candidata ad ospitare i Mondiali di sci del 2019".

In attesa della ricostruzione puntuale dei fatti, Zaia chiede però alle due società di gestione della rete e distribuzione dell'energia di dare "pubblica informazione su quanto è accaduto, dei fatti a loro noti, e di quale è stato il loro ruolo in base alle proprie competenze. Questo innanzitutto per il rispetto dei cittadini".

 



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