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29 marzo 2024

Italia

Crac Alitalia, 8 anni e 8 mesi a Cimoli

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Crac Alitalia, 8 anni e 8 mesi a Cimoli

ROMA - Quattro condanne e tre assoluzioni: è questa la sentenza che ha concluso oggi davanti alla VI sezione penale del Tribunale di Roma il processo scaturito dal dissesto della vecchia compagnia Alitalia nel periodo che val 2001 al 2007. Otto anni e otto mesi di reclusione è la condanna inflitta a Giancarlo Cimoli, che tra il maggio 2004 e il febbraio 2007, fu presidente e amministratore delegato, sei anni e mezzo a Pierluigi Ceschia, già responsabile del settore finanza straordinaria, sei anni a Gabriele Spazzadeschi, all'epoca direttore centrale del settore amministrazione e finanza, e cinque anni a Francesco Mengozzi che dal febbraio 2001 al febbraio 2004 fu amministratore delegato.

Sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto gli ex funzionari Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti, e Gennaro Tocci, già responsabile del settore acquisti e gestione asset flotta, perché i fatti contestati non costituiscono reato. L'accusa per tutti era di concorso in bancarotta e a seconda della posizione per distrazione o dissipazione.

A Cimoli inoltre erano stati contestati due episodi di aggiotaggio per aver diffuso notizie tra il 2005 e il 2006 false e idonee a provocare un'alterazione del titolo Alitalia.

Con la sentenza il tribunale ha disposto il pagamento da parte dei 4 condannati di cospicui risarcimenti danno alle parti civili. In particolare 355mln di euro tutti in solido sono stati richiesti ai 4 condannati e il danaro è destinato ad Alitalia Linee Aree Italia Spa, ad Alitalia Servizi Spa, ad Alitalia Airport Spa, ad Alitalia Express e a Volare Spa. Il tribunale inoltre ha riconosciuto a un migliaio di danneggiati tra azionisti e risparmiatori risarcimenti che vanno da 1.500 a 73mila euro.

Quali pene accessorie il tribunale che peraltro ha riconosciuto ai 4 imputati le attenuanti generiche, ha disposto per Mengozzi, Cimoli, Spazzadeschi e Ceschia l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per Cimoli, che oltre alla pena detentiva ha avuto una multa di 240mila euro è stata disposta l'interdizione per un anno dalla possibilità di assumere cariche direttive presso imprese. Due quotidiani on line dovranno inoltre dar notizia della sentenza pronunciata oggi.

 



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