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24 aprile 2024

Italia

Crediti imprese, ok a decreto

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Crediti imprese, ok a decreto

ROMA - Via libera dal Cdm al decreto che sblocca i debiti della Pa verso le imprese per 40 mld nel biennio 2013-2014.

Sui debiti della Pa in Italia c'è "una situazione inaccettabile, e a lungo accettata", ha detto il premier Mario Monti, annunciando il via libera del Cdm. Il Governo, ha sottolineato Monti, "è stato duramente criticato" da forze politiche che "hanno creato il fenomeno" dell'accumularsi dei debiti della Pa. "Ci è arrivato l'invito a pagare di più, a pagare tutto, da chi ha creato il dramma di una non seria gestione della finanza pubblica, sacrificando le imprese e non pagando", ha rimarcato.

''E' giunto il momento di voltare pagina e questo il Governo vuole fare'', ha proseguito Monti nella conferenza stampa tenuta dopo il Consiglio dei ministri. Per la messa a punto del dl, ha spiegato, il governo ''ha preso qualche giorno in più '' volendo cercare la soluzione a problemi non facilmente compatibili'' come sbloccare subito le risorse, adottare meccanismi semplici e non sforare il tetto del 3% nel rapporto deficit-pil. Monti ha però chiarito che non ci sarà "nessuna inversione di rotta", nel senso di minore rigore dei conti, nella politica economica del Governo. Il premier ribadisce, dunque, la necessità di tenere insieme rigore e sostegno alla crescita "sciogliendo le briglie punitive", come nel caso dei debiti Pa, ma "senza fare nuova spesa".

''C'è la fondata aspettativa che a maggio l'Italia possa uscire dalla procedura di infrazione'' della Ue rispetto al deficit eccessivo, ha detto ancora il premier. "Se avessimo pagato nell'autunno scorso" i debiti della Pa, ha poi precisato Monti, "saremmo andati fuori dalle soglie Ue, certamente saremmo andati sopra il 3%" del rapporto deficit/pil.

Quindi Monti ha rivolto un ringraziamento ai ministri dell'Economia e dello Sviluppo: ''Siccome può essere l'ultima volta che io mi presento a voi con a fianco il ministro Grilli e il ministro Passera lasciatemi dire come è stato importante per noi e per me lavorare insieme al loro''. Riconoscendo ''le difficoltà di chi deve gestire il rigore finanziario e lo sviluppo economico - ha spiegato - hanno fatto entrambi un grande lavoro e quando la polvere si sarà depositata e si potrà valutare a mente sgombra l'attività di questo governo che avrà preparato una pista di sviluppo su cui l'Italia salirà nei prossimi mesi, avendo messo i conti in ordine, è soprattutto a loro due che dovrete dire grazie''. Il presidente del Consiglio ha quindi espresso l'auspicio di un "adeguato e scorrevole esame in Parlamento" del provvedimento.

In conferenza stampa è poi intervenuto il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, spiegando che ci sarà nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri "in parte, la compensazione tra i debiti e i crediti della Pa verso le imprese".

Il ministro dell'economia Vittorio Grilli, da parte sua, ha confermato l'entità e la ripartizione delle risorse stanziate dal decreto: 20 miliardi nel 2013 e 20 mld nel 2014.

''Le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto, che immagino sarà lunedì'', ha detto il ministro dell'Economia. Saranno pagate, ha spiegato, "prima le imprese e dopo le banche e prima i crediti più anziani, si parte da fatture più vecchie". Mentre il pagamento in titoli di Stato dei debiti della Pubblica amministrazione "è previsto per le banche e non per le imprese".

Il prossimo Governo, ha continuato, potrà programmare nella legge finanziaria a inizio ottobre ulteriori tranche di pagamento, in aggiunta ai 40 miliardi nel biennio già stanziati dal dl varato oggi. Al 15 settembre sarà chiaro l'ammontare dei debiti scaduti alla fine del 2012. ''La verifica dei crediti esistenti viene fatta su due linee: uno agli enti della Pa a cui chiediamo di inserire nella piattaforma elettronica che è stata costruita in questi mesi quello che loro ritengono che siano i loro debiti certi liquidi e esigibili, entro il 15 settembre di quest'anno. Chiediamo all'Abi di coordinare il processo e anche a loro entro il 15 settembre di farci sapere con esattezza quali siano i crediti ceduti al sistema bancario'', ha detto Grilli. Quindi al 15 settembre vi sarà una ''verifica precisa e questo consentirà al Governo in carica di programmare ulteriori tranche di pagamento sia di cassa sia in forma di titoli di Stato per pagare i debiti in eccesso ai 40 miliardi'', ha spiegato Grilli che lunedì - secondo quanto si apprende da fonti italiane - sarà a Bruxelles per un incontro, alle 13, con il commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn.
 

(Adnkronos)

 



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