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23 aprile 2024

Vittorio Veneto

Cromo all’ex Carnielli, De Bastiani: «Allarme per la falda»

La Commissione non si ritrova più da tempo: preoccupazione per l’inquinamento dell’area

| Claudia Borsoi |

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Cromo all’ex Carnielli, De Bastiani: «Allarme per la falda»

VITTORIO VENETO – «Da quando è fallita la Cerfim non si sa più niente dell’inquinamento da cromo dell’ex Carnielli, che veniva monitorato dai dipendenti dell’impresa nei periodi di forti precipitazioni, come quelli di questi giorni, con prelievi di campionature da analizzare». Cromo che secondo il consigliere Alessandro De Bastiani (PD) finirebbe proprio in queste giornate di pioggia per inquinare la falda acquifera che scorre sotto all’ex area Carnielli, un inquinamento che sarebbe rintracciabile fino a molti chilometri a valle, così come documentato da uno studio dell’Università di Padova.

 

«In periodi di forti precipitazioni la falda che corre sotto il terreno inquinato da cromo si alza e penetra nel terreno, trascinando il cromo a valle» spiega De Bastiani. Una situazione grave per il consigliere, che si accompagna alla mancata convocazione della commissione di controllo comunale che avrebbe il compito di tenere monitorata la situazione. «Il sindaco Gianantonio Da Re conosce bene la gravità della situazione tanto che fu lui, nel 2005, nel ruolo di  capogruppo della Lega in consiglio comunale a esortare “il comune ad attivarsi per svolgere la funzione di controllo e di vigilanza che gli compete” – ricorda De Bastiani -. Fu costituita una commissione di controllo che si riunì tre o quattro volte, dopo di che tutto è stato insabbiato e Da Re preferisce ignorare il problema».

 

Il consigliere del PD non vuole abbassare l’attenzione su una situazione rimasta ferma al palo con il fallimento della Cerfim: annuncia che porterà la questione in consiglio comunale, anche per far luce sulla fidejussione, inserita nella convenzione siglata tra comune e privato, che potrebbe essere impiegata proprio per mettere in sicurezza l’area, bonificandola cioè dalla presenza del cromo. «La polizza fideiussoria per l’espletamento delle opere di bonifica dovrebbe ammontare a un milione e 146 mila euro, cifra – chiude - che potrebbe risolvere, almeno parzialmente, il problema».

 


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Claudia Borsoi

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