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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Cromo all'ex Carnielli, cinque motivi per cui il sito è un potenziale pericolo

La lettera di Legambiente al sindaco Roberto Tonon, gli ambientalisti vogliono la diffusione dei dati

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Cromo all'ex Carnielli, cinque motivi per cui il sito è un potenziale pericolo

VITTORIO VENETO - Dopo la diffusione dei dati relativi all’inquinamento da cromo nelle falde sotto l’ex Carnielli, il circolo vittoriese di Legambiente ha scritto una lettera aperta al sindaco Roberto Tonon.

 

Innanzitutto gli ambientalisti chiedono che “l’amministrazione comunale presenti pubblicamente tali dati, possibilmente corredati con le serie storiche delle analisi già effettuate e, soprattutto, mettendo al corrente tutta la cittadinanza di eventuali rischi per la salute pubblica”.

 

Dopo aver espresso la propria preoccupazione “per lo stato di degrado e abbandono in cui versando il fatiscente manufatto e l’area stessa”, Legambiente ha anche esposto i 5 motivi per cui il sito rappresenta un "potenziale pericolo" per la popolazione.

 

1. “I valori del cromo sei sono aumentati dal 2013 al 2017 in almeno due pozzi su quattro. Potremmo dedurre che la falda sottostante il terreno contaminato sia stata irrimediabilmente intaccata, considerato che l’ultima analisi è stata effettuata in periodo estivo, quindi presumibilmente con bassi livelli piezometrici della falda freatica”

 

2. “Non è nota una visione complessiva dell’inquinamento nell’area a valle del sito. Sarebbe auspicabile che venissero effettuate ulteriori analisi di monitoraggio in altri pozzi a sud dell’Ex-Carnielli”

 

3. “Il progetto di bonifica, a suo tempo approvato dalle precedenti amministrazioni, a quanto pare, prevedeva solamente l’emungimento della falda freatica al fine di tenerla a un livello tale da non toccare gli strati di suolo contaminati. Di fatto tale progetto non prevedeva alcuna bonifica, ma risultava essere un mero palliativo con addirittura il rischio di compromettere la salubrità delle acque del fiume Meschio, nel quale sarebbe stato fatto defluire l’eccesso di falda. Ricordiamo che le canalizzazioni irrigue provenienti dal Meschio vanno a servire le coltivazioni di larga parte dell’alta pianura trevigiana in sinistra Piave”.

 

4. “Nonostante la potenziale pericolosità del sito, siamo a conoscenza che e' stata recentemente presentata agli organi regionali competenti una domanda di ripristino della concessione idrica per l'utilizzo delle acque del fiume Meschio a scopo idroelettrico. Dato che questo progetto vedrebbe gli impianti ubicati proprio nei locali della Ex-Carnielli, chiediamo che l’Amministrazione dichiari ufficialmente, sia alla cittadinanza, che a tutti gli organi competenti in materia, la propria contrarietà a qualsiasi forma di intervento su tale area finché non sia stata realizzata una reale bonifica del sito”.

 

5. “Inoltre, si evidenzia che il sito presenta evidenti problematiche derivanti dalla presenza di vetuste e corrose coperture in eternit con l’ulteriore rischio per la salute degli abitanti dei popolosi quartieri attigui e per i giovanissimi frequentatori del parco giochi, posto a pochissimi metri da questo ecomostro”.

 


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