"Cuore Forte", iscrizioni ancora aperte
Si punta ai 400 iscritti alla marcia per donare un defibrillatore all'ospedale di Motta
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VITTORIO VENETO - Il 12 marzo arriva la terza edizione di “Cuore Forte”, la marcia non competitiva di 5 o 10 km - organizzata dalla palestra Bobadilla - che partirà da Piazza del Popolo a Vittorio Veneto. Con una donazione in beneficenza di 20 euro si otterranno anche 15 giorni di “fitness e movimento” con personal trainer da utilizzare nella palestra organizzatrice dell’evento.
Per coloro che sono già iscritti al Bobadilla, sarà possibile invece donare ad un amico/a “sedentario/a” le due settimane di sport e fitness. Il ricavato verrà interamente devoluto per l’acquisto di un defibrillatore di ultima generazione, che verrà donato all’Ospedale riabilitativo di Motta di Livenza.
Le iscrizioni saranno aperte anche nei prossimi giorni: l’obiettivo è quello di raggiungere i 400 iscritti, per raggiungere la quota di 8mila euro necessari per il macchinario. Le scorse due edizioni avevano permesso di raccogliere ben 19mila euro, donati poi all’Ulss di Pieve di Soligo e allo stesso ospedale mottense.
Ma l’intento della corsa è anche “educativo”: come ha spiegato il fondatore del Bobadilla, Renzo Turbian, c’è infatti la volontà di far capire la preziosa correlazione tra esercizio fisico, medicina e riabilitazione. Prevenzione, stile di vita sano, movimento e sport.
Emblematico è il caso di Federico De Minerbi, 81enne ad oggi iscritto alla palestra di via del Gelsolino: dopo l’intervento al cuore ed altre esperienze tra ospedali e riabilitazioni, Federico gioca ancora a tennis, percorre 30km con gli sci, va in barca.
Come ha testimoniato la dottoressa Lorenza Dal Corso, cardiologa dell’Ospedale di Motta, la riabilitazione guidata è una fase importantissima della guarigione. “Spesso mancano gli spazi e le strutture per metterla in pratica, ma soprattutto non tutte le palestre accettano persone che vengono da un’esperienza di malattia”.
Bobadilla è invece una di queste, e si impegna al fine di diffondere il messaggio di salute e benessere, lontano dallo stereotipo “culturista” che molti hanno del mondo delle palestre.
