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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Da Revine Lago all’America del Sud, in bicicletta

Famiglia parte a gennaio per il progetto “BIOcycling 2016”

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Da Revine Lago all’America del Sud, in bicicletta

REVINE LAGO - Da Revine Lago all’America del Sud. L’Happy Family (famiglia felice) - nome in codice per papà Sebastien Bellet Grava 33 anni, guida nazionale di mountain bike, mamma Alberta Spinazzè 28 anni laureata in cooperazione alla sviluppo e le loro due bambine Angela 8 anni e Anna 6 anni - a gennaio lascerà la Vallata per il progetto “BIOcycling 2016”, un viaggio in bicicletta attraverso l’America Latina per promuovere la cultura dell’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale tramite la visita ad aziende biologiche, produttori del commercio equo e realtà che si battono per la conservazione della biodiversità, delle tipicità locali, della preservazione delle comunità rurali e a tutela del diritto alla terra.

Da Ushuaia, nell’estremo sud dell’Argentina, pedaleranno fino a Cartagena in Colombia (arrivo ad agosto 2017). Un viaggio che sarà prima di tutto un’esperienza di vita.

 

Alberta, cosa vi ha spinto a vivere un’esperienza simile e con quale spirito?

Il progetto “BIOcycling 2016” nasce da l'incontro tra i valori nei quali crediamo, la nostra passione per il viaggio e per la conoscenza di culture diverse dalla nostra. Lo spirito è quello della scoperta e della condivisione.

Non avete mai avuto dei dubbi?

Continuamente, ma continuiamo a superarli, rafforzando giorno dopo giorno la consapevolezza rispetto alla scelta che abbiamo fatto e questo ci aiuta a mantenere un approccio responsabile.

Quali sono state le reazioni da parte di parenti ed amici alla vostra decisione di aderire al progetto?

Non è facile scegliere di fare un progetto grande come il nostro, chi ci conosce ci capisce e ci sostiene con entusiasmo, mettendo anche il proprio tempo e le proprie competenze per far sì che vada a buon fine; gli altri impareranno ad apprezzarci.

E le vostre bambine come stanno vivendo questa partenza?

Ne parlano e sanno cosa aspetta loro, ma allo stesso tempo non possono immaginarlo. Cerchiamo di fare paragoni con i viaggi precedenti, dei quali hanno ricordi bellissimi (ad esempio per un mese hanno viaggiato in Sud Africa). Imposteremo tutto a ritmo di bambino e siamo certi sarà per loro un'esperienza unica ed indelebile.

Come sarà una giornata tipo?

Il progetto è molto articolato quindi ci saranno tante "giornate tipo" differenti: la visita alle aziende biologiche, ai produttori, la raccolta dati e le interviste faranno sì che ci dovremo fermare qualche giorno per approfondire quella realtà specifica ed eventualmente prestarvi servizio. Nei momenti di spostamento cercheremo di svegliarci presto, dovremo disfare il campo, pedalare e fare le soste necessarie per rendere il tutto più piacevole possibile per noi e per le bambine. La sera in tenda si studierà un po’, dovremo tenere un diario e magari scrivere qualche mail, resoconto sulle aziende visitate o articolo per il blog. Una volta al mese parleremo con i bambini italiani (i compagni di Angela e Anna) che da scuola aspettano i nostri racconti!

Vi siete allenati per percorrere 13 mila chilometri in bici?

L'allenamento più importante saranno lo spirito di adattamento e la coesione. Non si tratta di una gara, i nostri ritmi saranno lenti e graduali. Comunque sì, ci stiamo allenando ma con serenità e conciliando le uscite e le prove tecniche dei materiali con la parte organizzativa del progetto, che richiede molto tempo ed impegno.

Come riuscirete a conciliare lavoro e scuola con questa esperienza?

In Italia è prevista la possibilità di fare scuola parentale: dovremo ritirare le bambine (frequentano la 1^ e la 2^ elementare), prenderci cura della loro istruzione e al rientro dovranno sostenere un esame prima di poter essere inserite nuovamente nelle loro classi. Grazie al nostro progetto scolastico “Roadschooling! Scuola di vita” però, non saremo soli in questo compito: l'Istituto comprensivo di Tarzo e Revine Lago vi aderisce, dando la possibilità ai bambini di seguire da scuola le tappe fondamentali del viaggio e di approfondire rispetto ai temi trattati dal progetto; d'altro canto darà a noi la possibilità di essere supportati dal punto di vista didattico. Tutto ciò avverrà tramite collegamenti in diretta e scambio di materiali via mail. Altri istituti, anche esteri, stanno prendendo contatto con noi per farne parte. A Sebastien è stata concessa l’aspettativa da EcorNaturaSì, per la quale lavora dal 2011; mentre io sto lavorando a tempo pieno al progetto.

Qual è il budget di questo speciale viaggio?

“BIOcycling 2016” è un progetto, non un semplice viaggio. Per questo motivo sarebbe fuorviante indicare quanto potrebbe costare: ci sono delle spese strettamente legate al progetto e per quanto riguarda gli alloggi, ad esempio, ci appoggeremo ad aziende agricole, a sistemi di ospitalità condivisa e avremo sempre con noi tenda e sacco a pelo. Il progetto è promosso da un’associazione sportiva dilettantistica che opera senza fini di lucro, quindi ogni spesa sarà rendicontata. Per rendere possibile tutto ciò c’è comunque bisogno del sostegno di ognuno di voi, di tutti coloro i quali credono in questi valori e vogliono sostenere un modo fresco e innovativo di trasmetterli e metterli in luce.

Chi volesse dare il proprio contributo e diventare “Happy Friends” lo può fare vistando il sito www.happyfamilybiocycling.com. Nel blog l’Happy Family racconterà a partire da gennaio le tappe del progetto, del loro vivere nell’essenzialità, entrando a contatto con culture diverse, occasione per apprendere e crescere insieme.

 


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Claudia Borsoi

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