Alla data di oggi, mercoledì 2 agosto 2017, abbiamo consumato tutte le risorse naturali che il pianeta può produrre in un anno. Questo "giorno di superamento della Terra" ogni anno viene anticipato di alcuni giorni. Lo scorso anno è scaduto l’8 agosto, due anni fa il 13 agosto, nel 2000 era a fine settembre.

 

In soli sette mesi abbiamo consumato tutte le risorse che la Terra può produrre in un anno. Fino alla fine del 2017 per continuare a bere, a mangiare, a riscaldarci o a viaggiare dovremo compromettere la capacità rigenerativa dell’ecosistema. Da oggi il pianeta sarà sovrasfruttato dall’uomo, a causa di un tasso di consumo 1,7 volte più veloce della capacità naturale degli ecosistemi di riprodursi.

 

Ufficialmente si chiama “Earth Overshoot Day" ed è calcolato dal Global Footprint Network, un istituto di ricerca internazionale con sede a Oakland (California). Con più di 15.000 dati forniti dalle Nazioni Unite, mette a confronto l'impronta ecologica umana, che misura l'utilizzo delle risorse naturali della Terra e la sua capacità di ricostituire le sue riserve e di assorbire gas serra.

 

Secondo questi calcoli, il consumo dell'umanità supera il 70% delle risorse disponibili, inquinando come se ci fossero a disposizione 1,7 Terre. Accumuliamo questo debito perché tagliamo troppi alberi a un tasso decisamente superiore rispetto alla loro crescita, peschiamo più pesce nel mare della sua capacità di riprodursi, e riversiamo più carbonio in atmosfera di quanto foreste e oceani possano assorbire.

 

Le conseguenze di questo consumo si fa già sentire: la deforestazione, la perdita di biodiversità, la scarsità d'acqua, l'acidificazione degli oceani, l'erosione del suolo, l'accumulo di rifiuti e l’aumento della concentrazione di CO2 nell'atmosfera.

 

Alessandro De Bastiani