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29 marzo 2024

Nord-Est

Danno e beffa per l'imprenditore: l'albero cade sulla sua Ferrari e la distrugge. Ma l'assicurazione non paga

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Danno e beffa per l'imprenditore: l'albero cade sulla sua Ferrari e la distrugge. Ma l'assicurazione non paga

MESTRE - Singolare appare la vicenda occorsa ad un imprenditore quarantenne originario di Treviso. Sono le 11.30 del mattino di ieri quando un immenso albero si abbatte sulla sua Ferrari 448 (dal valore di 200mila euro) parcheggiata di fronte casa sua, a Mestre. La macchina nuova di zecca è totalmente distrutta.

 

L’uomo chiama la propria assicurazione per sapere se può essere risarcito per il danno totale arrecato alla propria vettura, ma al call center della compagnia di assicurazioni gli rispondono che il veicolo non era assicurato anche per i danni atmosferici.

 

Spesso, purtroppo dalle polizze assicurative, sono esclusi i danni catastrofali da calamità naturali, per i quali occorre un'apposita estensione della copertura assicurativa a mezzo di specifiche clausole contrattuali. 

 

A questo punto l’unico rimedio per l’imprenditore è individuare a quale soggetto competesse la custodia dell'albero che poi è caduto, al fine di avanzare a costui una richiesta risarcitoria (verificando, dunque, se l'albero si trovava in un giardino di proprietà privata, condominiale o pubblica).

 

“Trova, infatti, applicazione l'art. 2051 c.c.: la responsabilità per le cose in custodia sussiste a carico del custode in via presuntiva e può esser superata solo con la prova a suo carico – e quindi con l'inversione dell'onere della prova – del caso fortuito (art. 2051, secondo comma), da intendersi come accadimento eccezionale, non prevedibile, né evitabile. Il custode dovrà inoltre dimostrare di aver espletato le attività tipiche della custodia di un bene (verifiche e controlli periodici, piano degli interventi di potatura) al fine dell'esonero da colpa per negligenza”, spiegano i legali dell’Associazione Italiana Risparmiatori, Marisa Ciardi e Giovanni Rossetti.

 



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